La procedura di esproprio delle aree necessarie al raddoppio ferroviario è legittima.
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Il TAR Lazio ha infatti respinto il ricorso presentato contro la procedura di esproprio dei terreni necessari al raddoppio, confermando la legittimità dell'iter procedurale.
Il progetto, pertanto, potrà proseguire come previsto nei 12,85 km di raddoppio complessivamente previsti dai lotti 1 (Interporto d’Abruzzo-Manoppello) e 2 (Manoppello-Scafa). L’opera, finanziata per 951 milioni di euro dal CIPESS, consentirà di ridurre gli attuali tempi di percorrenza da Roma a Pescara da 3 ore e 20 minuti a 2 ore. La fine dei lavori è prevista per fine 2026 e l'attivazione per il 2027.
Il raddoppio della linea è composto da altri 3 lotti, ovvero Pescara Porta Nuova-San Giovanni Teatino, San Giovanni Teatino-Chieti e Chieti-lnterporto d’Abruzzo di ulteriori 16 km per i quali sono stati già depositati i progetti di fattibilità tecnico-economica. Il costo attualmente stimato è pari a 792,4 milioni di euro, non coperto da finanziamento.
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