L’intenzione dell’assessore alla mobilità è quello di aprire
un grande dibattito pubblico cittadino.
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La metro D entra sempre più nell’immaginario cittadino. Questo
è quanto è stato delineato all’evento “Dalla Metro D al Ponte sull’Aniene: i
progetti per la mobilità del III Municipio” organizzato dalla sezione del
Partito Democratico di Montesacro che ha visto la partecipazione dell’assessore
alla mobilità del Comune.
Secondo Patané a fine marzo Roma Metropolitane sarà in grado
di consegnare il documento di fattibilità delle alternative progettuali
(DOCFAP), che consentirà di individuare il tracciato a massimo rendimento sotto
il profilo della sostenibilità dei costi e dei benefici (da non intendere solo
sotto il profilo finanziario, ma anche degli effetti indotti della
metropolitana).
Subito dopo l’approvazione del documento, l’assessore intende
aprire un vero e proprio processo partecipativo per spiegare il progetto della
linea D ai territori: una fase di ascolto del tutto analoga a quella già
sperimentata nella redazione del PUMS, che consentirà di individuare le
possibili migliorie progettuali.
A valle di questo processo sarà istruito il documento d’indirizzo
alla progettazione (DIP) e cominceranno i sondaggi geologici per comprendere l’effettiva
fattibilità delle scelte progettuali.
Solo dopo tutta questa operazione sarà possibile
affidare la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) dal
costo stimato a spanne di 250 milioni di euro. L’intera metro D potrebbe comportare
una spesa complessiva di 9 miliardi di euro, da spalmare in più anni: l’obiettivo
è quello di portare l’istanza di finanziamento della prima tratta funzionale a
settembre del 2026, in tempo utile per l’inserimento nella Legge di Bilancio.
La prima tratta funzionale, da Nomentana GRA a Nemorense
avrà una lunghezza di circa 6 km. Il costo stimato – sempre a spanne – sarà
pari a 1,5 miliardi di euro, comprensivi del deposito a nord (che sorgerà a
ridosso del Raccordo Anulare e non più a Roma Smistamento a causa dell’indisponibilità
delle aree ferroviarie) e dei rotabili necessari al servizio.
Assieme all’istanza della linea D, Patané intende andare
avanti anche con il progetto del prolungamento della metro A a Torrevecchia, anche
questo che dovrebbe essere finanziato dallo Stato nel 2026.
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