Sono 153 i milioni ripartiti per l’acquisto di 27 convogli. Cosa succederà se non saranno consegnati entro giugno 2026?

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Dopo l'aut aut del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, a cui è seguito un rinnovato accordo di fiducia sul reperimento delle fideiussioni necessarie alla fornitura dei nuovi treni per le linee Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo, ci siamo chiesti cosa succederà se i convogli delle linee del Lazio non dovessero essere consegnati.

Ricordiamo, infatti, che a seguito del primo ordine di 11 convogli, finanziati con DGR 446/2018 (i famosi 180 milioni per la Roma-Lido), il secondo lotto di 27 treni è stato inoltrato a seguito del finanziamento PNRR da 153 milioni di euro, ripartito secondo il Decreto Interministeriale 363/2021.

Secondo gli allegati del Decreto, la fornitura dovrà essere onorata – ovvero consegnata a Cotral – entro e non oltre il 30 giugno 2026 che ormai è sempre più vicina.

Con poco meno di un anno e mezzo a disposizione, la Titagarh Firema sarà in grado di consegnare 27 treni promessi? Dal canto proprio la società ha dichiarato di avere pronte già 67 delle 192 carrozze necessarie per onorare la fornitura. Stornando le 56 carrozze derivanti dal contratto applicativo non-PNRR, Firema ha già pronte allo stato attuale la metà dei treni previsti da PNRR.

Se il capitolo fideiussioni dovesse sbloccarsi, come sperato, la Regione Lazio sarà in grado di autorizzare il pagamento dello stato avanzamento lavori, dando la liquidità necessaria per proseguire con la costruzione. L'obiettivo è sfidante, ma ci sono buone possibilità che i fondi PNRR vengano preservati.

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