A prometterlo il sindaco Roberto Gualtieri nel corso della
presentazione del 3° rapporto alla Città.
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Nonostante l’approvazione del bilancio 2022, chiusosi con un’ulteriore
perdita di 11 milioni di euro, e del successivo previsto per il 2023 che non promette
nulla di buono, Roma Metropolitane sembrerebbe essere quasi pronta alla fusione
in Roma Servizi per la Mobilità (RSM) nella nuova azienda Roma Servizi e
Infrastrutture per la Mobilità (RSIM).
A metterlo nero su bianco è stato lo stesso sindaco Roberto
Gualtieri nel 3° rapporto alla Città presentato qualche settimana fa all’auditorium
parco della musica.
A valle della chiusura dei contenziosi con Metro C, anche grazie alla norma approvata nel corso del 2023, la Società dovrebbe uscire da questo stato di precarietà entro marzo 2025 e, previa approvazione dell’Assemblea Capitolina, potrebbe essere messa “in bonis” e riacquisire la sua piena operatività.
Così riporta il rapporto del sindaco.
Come ben noto, dall’infausta decisione del 2018 Roma Metropolitane ha sofferto di una ridotta operatività proprio nel momento in cui la metro C stava ripartendo alla volta del Centro Storico: dopo la chiusura degli uffici, riaperti solo in tempi recenti, la società ha beneficiato delle norme speciali previste nel DL Asset che ha riavviato il meccanismo di finanziamento dell’azienda.
Ad oggi Roma Metropolitane conta solo poco più di un centinaio di dipendenti, ingegneri altamente specializzati che è necessario tutelare
affinché lo sviluppo della mobilità a Roma non si fermi nuovamente sine die.
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