Appia Antica: per la pedonalizzazione bisogna aspettare il MIT

A mancare da 3 anni è un regolamento ministeriale, sul quale il MIT potrebbe derogare.

Appia Antica: per la pedonalizzazione bisogna aspettare il MIT

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Il caso della pedonalizzazione dell’Appia Antica continua a far discutere. A seguito dell’ultima commissione mobilità sono state sollevate alcune perplessità bipartisan da alcuni consiglieri comunali, mentre altri enti come il Parco Archeologico e il MIC (Ministero della Cultura) sarebbero fortemente favorevoli ad un provvedimento essenziale per un bene riconosciuto come patrimonio UNESCO.

 

LA STORIA DEL PROGETTO

Già nella consiliatura precedente il ciclo di eventi #ViaLibera e i bike days dedicati alla promozione della mobilità sostenibile avevano portato alla pedonalizzazione dell’Appia Antica tra Porta S. Sebastiano e via Appia Pignatelli, sebbene limitatamente a poche giornate festive.

Col cambio della guardia in Campidoglio fu l’assessore alla mobilità Patané in persona a presentare nel 2022 al MIT un primo progetto di varchi elettronici, che potesse rendere effettiva la disciplina di traffico già in vigore che viene costantemente violata per l’assenza di controlli.

Nell’ottobre del 2022 il MIT, tuttavia, negava l’autorizzazione ai varchi, essendo mancante un regolamento attuativo ministeriale sulla disciplina dei sistemi di controllo elettronici al di fuori delle ZTL, rimandando la questione alla successiva definizione della norma nazionale.

A maggio 2023, tuttavia, il MIC esprimeva forti perplessità rispetto al diniego, anche in ragione dei progetti in corso per la valorizzazione della Regina Viarum, divenuta a luglio di quest’anno patrimonio UNESCO.

Sulla scorta di queste perplessità, pertanto, il Comune di Roma ha inoltrato nuovamente a settembre di quest’anno la richiesta d’installazione dei varchi elettronici, con la missiva rimasta finora una lettera morta: da una parte il MIT non ha ancora varato il regolamento atteso dal 2022, dall’altra parte il Ministro Salvini potrebbe accogliere comunque l’istanza di Roma Capitale come una sperimentazione, in deroga alle norme vigenti.

 

IL PROGETTO

L’intervento, individuato come numero 114 dell’ultimo DPCM Giubileo, consiste nella pedonalizzazione di via Appia Antica da via Appia Pignatelli a via di Porta S. Sebastiano. Per attuare la pedonalizzazione il progetto prevede l’installazione di due varchi elettronici, uno all’incrocio di via di Porta S. Sebastiano (Quo Vadis), uno presso l’incrocio di via Appia Pignatelli, accessibili solo ai veicoli autorizzati.


Il traffico di attraversamento, in blu, verrebbe così deviato su vicolo delle Sette Chiese in direzione Colombo e su via Ardeatina e via di S. Sebastiano in direzione Appia Pignatelli.

Il traffico dei non residenti resterebbe autorizzato, limitatamente all’accesso verso le aree interne, attraverso via Ardeatina, che non sarebbe vigilata dai varchi elettronici. Vien da sé che l’utente non autorizzato se entrasse in via Ardeatina ed uscisse in via di Porta S. Sebastiano verrebbe automaticamente multato grazie all’occhio elettronico del Quo Vadis. Oltre i residenti, via Appia Antica resterebbe fruibile ai bus del trasporto pubblico locale e ai mezzi dei pubblici servizi (AMA, ecc…), oltre che ai bus Gran Turismo autorizzati.

Il costo dell’intervento è stimato per 500mila euro, già finanziati dal MIT.


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