In questa raccolta rispondiamo alle vostre domande ricorrenti sui nuovi treni in arrivo per la linea B.
Se ti piace il nostro lavoro, allora supportaci, basta un caffè! |
Sono finalmente in arrivo sui binari delle linee A e B di Roma i nuovi treni Hitachi di ultima generazione, che miglioreranno notevolmente il servizio dell’underground capitolino. In questo approfondimento rispondiamo a tutte le vostre domande, sperando di essere sufficientemente esaustivi.
CHE COSA SONO QUESTI TRENI?
Quella affidata ad Hitachi è una commessa di 36 treni, suddivisi tra metro A e B e comprensiva della manutenzione in full service per 4 anni, che è stata aggiudicata all’azienda a dicembre 2022 dopo una lunga gestazione.
Si tratta di convogli lunghi 106 metri costituiti da 6 pezzi dotati di 24 porte per fiancata, analoghi per queste caratteristiche ai treni CAF già in servizio. Potranno portare fino a 1.204 passeggeri, di cui 204 seduti: in testa e in coda ai convogli sono presenti i posti riservati ai passeggeri con mobilità ridotta. Saranno dotati degli annunciatori audio/video, aria condizionata, oltre che dei televisori di bordo.
Rispetto ai convogli già in servizio, grazie alla cassa in lega di alluminio avranno un peso ridotto del 5%, che porterà ad un risparmio dei consumi pari al 10%.
QUANTO COSTANO?
Il primo finanziamento di questi convogli è arrivato con DM 360/2018, che ha ripartito sulla città di Roma un totale di 425,52 milioni di euro per interventi urgenti e indifferibili sulle linee A e B: di questi 134,40 milioni sono stati destinati all’acquisto di 14 treni, 12 sulla linea B e 2 per la linea A.
Con successivo DM 464/2021 sono stati ripartiti ulteriori 159,47 milioni per l’acquisto di ulteriori 16 treni, 11 sulla linea B e 5 sulla linea A.
A seguito dello spostamento di 2 convogli CAF revisionati dalla linea A alla linea B la fornitura dei 30 treni è stata rimodulata assicurando 21 mezzi sulla B e 9 sulla A, a compensazione dei treni distolti.
Con DPCM del 15 dicembre 2022 (primo DPCM Giubileo) sono stati infine assegnati ulteriori 60 milioni a valere sulle risorse previste dalla L 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) per acquistare altri 6 convogli a valere sul quinto d’obbligo previsto dal Codice dei Contratti. Di questi ultimi, 2 sarebbero dovuti andare sulla B e 4 sulla A per un totale di 23 convogli per la B e 13 per la A.
Complessivamente, dunque, la somma messa a gara per i 36 nuovi treni è pari a 353,87 milioni di euro, rispetto ad un’offerta prodotta da Hitachi per un ribasso pari al 6,177% sull’importo posto a base gara.
QUANDO ARRIVERANNO?
Il primo treno attualmente sta svolgendo i collaudi presso gli stabilimenti Hitachi di Reggio Calabria e sarà consegnato a fine marzo. Dopodiché dovrà svolgere il pre-esercizio ministeriale (sotto la vigilanza di ANSFISA) per la messa in servizio, prevista a giugno del 2025. Per l’anno del Giubileo è prevista la consegna di 9 treni totali, che saranno assegnati tutti sulla linea B per migliorarne la frequenza. I 36 convogli saranno consegnati entro il 2028.
PERCHÉ CI È VOLUTO COSÌ TANTO?
Dopo l’assegnazione dei primi finanziamenti nel 2018 (DGCa 250/2018), solo nel 2019 i fondi furono sbloccati a seguito della risoluzione di una controversia presentatasi in sede di conferenza Stato-Regioni. L’amministrazione capitolina diede quindi mandato al Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti (DMST) di pubblicare la gara per l’acquisto di 20 convogli nell’ottobre 2019. La procedura andò deserta e fu chiusa senza assegnazione un anno dopo, con il MIT che accordò una proroga dei fondi in scadenza.
Il 28 maggio 2021 il DMST procedette con la pubblicazione di una seconda gara, stavolta per 30 treni da attuare mediante “accordo quadro”: l’accordo quadro è uno strumento che permette alle pubbliche amministrazioni la fornitura di beni e servizi rispetto alle somme realmente disponibili e procede mediante la stipula di “contratti applicativi”.
Il primo contratto applicativo fu stimato per 14 convogli. A causa di alcuni errori materiali contenuti nei documenti di gara, l’apertura delle buste slittò a settembre: solo a dicembre 2021 fu possibile aggiudicare la gara a CAF.
A complicare la questione e allungare i tempi fu poi il ricorso al TAR del Lazio presentato da Hitachi, arrivata seconda per uno scarto di 3 punti rispetto all’offerta di CAF, che contestava il criterio di assegnazione del punteggio. Il ricorso fu poi respinto a ottobre 2022, aggiudicando definitivamente la gara a CAF.
A dicembre 2022, per motivi mai chiariti, CAF ha scelto di non rinnovare le fideiussioni bancarie richieste dal DMST e, per questa ragione, l’aggiudicazione è passata automaticamente ad Hitachi.
In data 29 dicembre 2022 è stato firmato il contratto di accordo quadro, con la successiva sottoscrizione in data 7 febbraio 2023, del primo contratto applicativo da 14 treni. Il secondo contratto dovrebbe essere sottoscritto entro giugno 2025, esercitando l’opzione del quinto d’obbligo, che aumenterà la fornitura fino al massimo possibile di 36 treni.
Il 20 aprile 2024 è stato presentato il render dei nuovi treni, mentre il primo convoglio è stato esibito al pubblico il 23 novembre scorso.
COME SI CHIAMERANNO?
Sebbene il nome non sia stato ufficializzato, è probabile che i treni assumeranno il nome MA500 e MB500, visto che la precedente fornitura di 18 convogli del 2015 è stata denominata MB400. Si tratterà dei treni di quarta generazione per la linea A (dopo gli MA100, 200 e CAF 300) e di settima generazione per la linea B (dopo gli MR 100, 200, 300, le MB 100/300, i CAF MA300 e i CAF MB400).
SONO TRENI GIAPPONESI?
Sebbene l’azienda sia giapponese, i treni sono stati concepiti e costruiti in Italia, precisamente nello stabilimento di Reggio Calabria. Hitachi Rail ha infatti acquisito nel 2015 l’AnsaldoBreda, una delle più grandi aziende italiane di veicoli ferroviari, assorbendone il personale e i progetti.
SONO TRENI USATI DELLA METROPOLITANA DI MILANO?
Sebbene i convogli destinati a Roma siano molto simili ai treni “Leonardo” di Milano, nella fattispecie si tratta di mezzi di nuova concezione e generazione che riprendono alcune caratteristiche della flotta milanese e ne migliorano altre. I treni, dunque, sono nuovi di fabbrica, sono molto simili a quelli di Milano ma hanno caratteristiche differenti.
Per analogia bisogna pensare ai CAF MA300 e MB400 in servizio sulla linea B della metropolitana che, pur essendo molto simili, sono comunque mezzi ben diversi.
La stessa tipologia di convoglio - adattata agli standard tecnici della rete milanese - è già in consegna in questi mesi anche ad ATM Milano.
SARANNO AFFIDABILI?
Hitachi finora si è sempre distinta per aver fornito treni robusti e affidabili. Nelle prime settimane di regolare servizio è possibile che, tuttavia, il treno prototipo abbia dei problemi legati a guasti “infantili”.
IL SERVIZIO MIGLIORERÀ?
I 36 nuovi treni Hitachi contribuiranno sensibilmente al miglioramento della frequenza sulla linea B, consentendo al contempo di accelerare le manutenzioni in corso sulla flotta esistente, visto che attualmente non è possibile mandare più di 2 treni alla volta a causa della penuria di convogli. Anche la linea A avrà un beneficio, visto che riceverà per "travaso" un grande stock di convogli CAF attualmente usati sulla metro B.
Complessivamente le dure linee avranno più di 45 convogli ciascuna: una prospettiva che era stata preconizzata nel 2013 dall’allora AD di Atac Roberto Diacetti come condizione necessaria per avere i 3 minuti di frequenza sulla tratta comune Laurentina-Bologna della linea B.
Per far fronte a questo sostanziale miglioramento della frequenza sulla metro B si stanno predisponendo sia progetti di adeguamento del segnalamento, sia di recupero della quarta asta a Laurentina che sarà essenziale per gestire adeguatamente il traffico.
E PER LA METRO C?
Odissea Quotidiana è su Google News - Se vuoi restare sempre aggiornato clicca qui e seguici selezionando sulla stellina in alto a destra |

EADV s.r.l.
Via Luigi Capuana, 11
95030 Tremestieri Etneo (CT) - Italy
www.eadv.it • info@eadv.it • Linkhouse
Tel: +39.0952830326
0 Commenti