Roma-Viterbo, i pendolari non ci stanno: "No alla chiusura"

Il confronto tra i sindaci e i pendolari della Roma-Viterbo con la Regione Lazio infiamma gli animi

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La previsione della chiusura della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, già sfociata in un amaro diverbio tra la Regione Lazio e il comitato pendolari, non piace. 

Rispetto alle previsioni paventate ad agosto di chiusura integrale del servizio extraurbano, si è sempre più fatta strada tra gli uffici dell’Astral l’idea di limitare l’esercizio ferroviario alla tratta Morlupo-Catalano, disattivando la sola tratta Montebello-Morlupo

Sulla tratta sospesa i viaggiatori dovrebbero poter contare su un servizio di bus navetta gestito da Cotral con orari coordinati a quelli dei treni.

Stando all’ultimo tavolo, avvenuto coinvolgendo anche i sindaci dei comuni della tratta, i lavori non inizieranno più da gennaio ma entro il primo trimestre 2025, a causa di alcune autorizzazioni ancora pendenti in sede di conferenza dei servizi e dell'esproprio di alcune aree. 

Presente alla riunione anche Cotral, che sta programmando un servizio di navette che sostituirà con 3 bus ciascuna delle corse soppresse. 

Non è ben chiaro, invece, come si mitigheranno i disagi legati ai lavori che si svolgeranno in parallelo sulla via Flaminia, sotto la quale passerà per circa 2 km la ferrovia Roma-Viterbo raddoppiata.

Delusi i sindaci e sempre più duro il commento dei pendolari:

Il Comitato Pendolari – afferma Fabrizio Bonanni, Presidente del Comitato Pendolari Roma-Nord – esprime la propria assoluta contrarietà alla chiusura della tratta extraurbana della Roma-Viterbo per le opere di ammodernamento e di raddoppio, troviamo inaccettabile che per raddoppiare 5 km di binario si debba sospendere l’esercizio su circa 20 km di linea. Come avviene in tutto il mondo, si può operare in soggezione d’esercizio, anche attraverso cantieri notturni. È deludente constatare che la Regione, Cotral e Astral non abbiano preso in considerazione le nostre richieste. I Pendolari devono poter viaggiare: è impensabile sostituire il servizio ferroviario con un numero spropositato di autobus al giorno per raggiungere Roma, considerando che le vie Cassia, Tiberina e Flaminia sono già congestionate e ingestibili fin dalle 7:00 del mattino. Speriamo, altrimenti troveremo altri modi per farci sentire, che venga trovata una soluzione più adeguata alle esigenze dei pendolari, che pagano biglietti e abbonamenti non per andare a piedi, ma per muoversi con il treno.


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