Ad annunciarlo l’assessore Patané in commissione mobilità.
Torna in auge l’idea della doppia obliterazione sulla
metropolitana di Roma. Ad annunciarlo è stato l’assessore alla mobilità Eugenio
Patané, in risposta alle domande di alcuni consiglieri comunali sul nuovo
contratto di servizio di Atac.
Le motivazioni alla base della proposta sono due: da una
parte la necessità di rinnovare i vecchissimi tornelli delle linee A e B,
alcuni dei quali a tripode risalenti alla fine degli anni ’90, dall’altra parte
la volontà di recuperare l’evasione tariffaria legata al sempiterno “salto del
tornello”. Una misura da mettere in campo, secondo Patané, mediante la
sostituzione delle attuali barriere con tornelli alti almeno due metri che
disporranno della lettura del biglietto sia all’ingresso, sia all’uscita.
Questa scelta permetterà inoltre di migliorare i dati di
traffico a disposizione sulla metropolitana di Roma, consentendo di individuare
gli itinerari più utilizzati da stazione a stazione.
Già nel lontano 2016 Enrico Stefàno, fresco di elezione e
candidato a possibile assessore alla mobilità, si era sbilanciato sulla
necessità di attivare la doppia obliterazione almeno sulla linea C, senza che
poi negli anni successivi si realizzasse nulla. Forse questa sarà la volta
buona.
I nuovi tornelli, ha evidenziato Patané, non potranno essere
purtroppo installati sulla linea C, dove quelli montati sono ancora ben lontani
dal fine vita tecnica e pur essendo la terza metropolitana la più soggetta ad
evasione tariffaria. Contestualmente a ciò, sentiamo di suggerire, è necessario
rafforzare il controllo dei varchi antincendio utilizzati impropriamente dagli
utenti per uscire rapidamente o, peggio, accedere senza biglietto alle
stazioni. Sul tema torneremo nuovamente con un approfondimento dedicato.
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