Rete bus periferica: i nuovi autobus sono insufficienti

Aumentano le linee affidati ai nuovi gestori, ma gli acquisti degli autobus procedono a rilento.

Rete bus periferica: i nuovi autobus sono insufficienti
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Si sta per concludere il passaggio della gestione della rete bus periferica da Roma TPL a Troiani/SAP per il lotto 1 est e BIS/Tuscia per il lotto 2 ovest. Nonostante l’ingente ingresso di nuove linee, i nuovi gestori stanno procedendo a rilento con l’acquisto dei nuovi autobus necessari per dare alla città un servizio affidabile.

A gennaio l’assessore Patané prometteva per la fine dell’anno l’immissione di 147 bus elettrici, di cui 70 per il lotto 1 e 77 per il lotto 2, oltre a 32 ulteriori ibridi in aggiunta ai 40 Mercedes C2 presentati da Troiani.

Da allora l’ATI Troiani/SAP ha messo in servizio circa 10 bus Mercedes eCitaro elettrici, che saranno 60 entro gennaio 2025, e 13 King Long E12 ibridi, mentre BIS/Tuscia ha immatricolato 2 King Long PEV12 elettrici (di cui uno usato proveniente da Roma TPL), 1 King Long PEV9 elettrico, 17 King Long E12 e 15 King Long E10 ibridi.

Conti alla mano, pertanto, l’ATI del lotto 1 est metterà in servizio per la fine del 2024/inizio 2025 un totale di 60 bus elettrici sui 70 preventivati e 53 bus ibridi, mentre l’ATI del lotto 2 ovest avrà messo in strada solo 3 bus elettrici su 77 preventivati e 32 bus ibridi. Tutto questo a meno di soprese, visto che questo cambio di gestione sta avvenendo con informazioni frammentarie e fumose. Il risultato pertanto risulterebbe centrato e superato per i mezzi ibridi, mentre sarebbe sottosoglia per quanto riguarda i mezzi elettrici, soprattutto per BIS/Tuscia con soli 3 veicoli su 77.

Una differenza, quella tra il lotto 1 e il lotto 2, che si amplia ulteriormente se si considera che Troiani ha messo in servizio altri 50 bus a gasolio usati, ma acquistati in ottime condizioni dall’estero (soprattutto da Germania/Austria).

In considerazione dello scarso numero di bus nuovi, comunque insufficiente per coprire entrambi i lotti, i gestori entranti si sono visti costretti ad acquistare un numero consistente di bus Temsa del gestore uscente Roma TPL, sebbene soggetti a guasti e incendi come l’ultimo avvenuto qualche giorno fa sul 787 di BIS.

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