Cara Roma TPL, non ci mancherai! Nel 2023 persa 1 corsa su 3

L’informazione sconcertante emerge dall’analisi dei report consegnati al Comune di Roma. Su 30 milioni di vetture km ne sono stati fatti poco più di 21.

Cara Roma TPL, non ci mancherai! Nel 2023 persa 1 corsa su 3

Ascolta "Roma si muove Verde: I nuovi autobus a metano" su Spreaker.
Se ti piace il nostro lavoro, allora supportaci, basta un caffè!

Non ci volevano particolari prove per dimostrare che la gestione di Roma TPL fosse disastrosa, ma adesso arrivano i numeri del Comune a sostanziare quanto è stato pessimo l’anno trascorso.

Grazie ad un accesso civico ai report mensili del gestore del servizio periferico, abbiamo potuto constatare che nel 2023 Roma TPL ha erogato effettivamente 21,3 milioni di vetture chilometro, contro i circa 31 programmati da contratto di servizio.

In rosso il servizio reso in mln di vett-km, in rosa il rapporto tra servizio reso e programmato.

Un numero che è stato ottenuto consuntivando i soli chilometri effettivamente erogati alla città e che, dunque, non tiene conto delle corse perse per cause esogene alla gestione (manifestazioni, deviazioni per lavori stradali ecc..), ma che vengono (giustamente) compensate a livello contrattuale.

Confrontando i dati a disposizione è evidente come ci sia stato una ulteriore caduta libera dai 24 milioni di km circa degli scorsi anni, comunque sempre ben al di sotto degli standard contrattuali (eccetto per il 2020 quando, causa covid, il programma di esercizio fu ridotto di un quarto).

La sensazione è che il gestore uscente, consapevole dell’imminente subentro delle nuove aziende, abbia “lasciato andare” il servizio con inevitabili ripercussioni sulla quantità e sulla qualità dello stesso.

C’è di certo che, per fortuna, d’ora in avanti il servizio potrà solamente migliorare non solo sotto il profilo quantitativo, ma anche qualitativo, grazie al nuovo affidamento a Troiani/SAP e BIS/Tuscia che stanno progressivamente prendendo in carico le linee con autobus di nuova generazione. Sul nuovo affidamento l’attenzione resta comunque alta affinché gli operatori non violino le condizioni del contratto di servizio e gli standard conquistati restino elevati.

UN'OPINIONE A LATERE

Se da una parte il consorzio privato Roma TPL ha, alla conclusione del contratto nel 2018, annullato qualsiasi forma di investimento sulla flotta (anche a ragione, non essendoci più obbligo in tal senso), dall’altra parte l’Atac pubblica e il Comune di Roma col contratto scaduto nel 2019 hanno continuato ad investire nel rinnovo degli autobus. Tutto questo senza contare le ben differenti condizioni di lavoro per il personale operativo.

Il risultato finale è stato che da una parte Roma TPL ha la flotta a pezzi, dall’altra Atac ha introdotto dal 2019 ad oggi oltre 1.000 bus nuovi.

Questo con buona pace di chi tifa per la gestione privata dei pubblici servizi.


Ascolta "Il Mistero del Fantasma di Giuseppe Tartini" su Spreaker.


Odissea Quotidiana è su Google News - Se vuoi restare sempre aggiornato clicca qui e seguici selezionando sulla stellina in alto a destra

Posta un commento

4 Commenti

Anonimo ha detto…
Se anche ATAC un giorno se ne andasse, non è che ci metteremmo a piangere.
Anonimo ha detto…
ATAC, tu quando ti deciderai ad andartene?!
Anonimo ha detto…
Roma tpl era diventata un disastro d'estate alla ricerca di un taxi perché gli autobus non c'erano per mancanza di aria condizionata corse che erano sulla carta mai fatte grazie Roma tpl spazio alle nuove generazioni
Anonimo ha detto…
Se Roma TPL avesse fatto una migliore manutenzione ai veicoli forse non ci sarebbe stato questo problema; ricaricare un impianto di condizionamento non è poi un grosso intervento. Sulle nuove generazioni soprassediamo che è meglio.