Puntare la luna e guardare il dito, la surreale situazione
del quadrante della Cecchignola come esempio di una Roma incapace di guardare
al domani.
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È tornata in commissione Mobilità l’annosa questione della chiusura parziale di via Casale Zola, nel quadrante della Cecchignola a sud della Capitale. Il provvedimento, attuato nel 29 maggio 2023, consiste nella soppressione del doppio senso di marcia su via Casale Zola, trasformata in una via a senso unico da via della Cecchignola al quartiere di Fonte Meravigliosa.
Contestualmente alla nuova disciplina di traffico, la linea 721 è stata deviata con passaggio obbligato in direzione Castello della Cecchignola su via di Vigna
Murata e la rotatoria del Dazio.
Da allora gli annosi problemi del traffico si sono amplificati
ulteriormente sul quadrante: con la chiusura parziale di Casale Zola le
automobili che sfruttavano la via come bypass per andare da via di Vigna Murata
a via della Cecchignola si sono riversate sull’ex Dazio, congestionando
ulteriormente la rotatoria. A peggiorare ulteriormente la situazione è stata la
totale défaillance del 721, sempre più compromesso a causa della disastrosa gestione di Roma TPL.
Con la commissione mobilità di oggi si è scavato un altro po’
il punto più basso di questa triste vicenda. Nel contesto sopra descritto la
consigliera Barbato (FI) ha indicato, tra le varie criticità, quella dell’isola ambientale di Fonte Meravigliosa, recentemente istituita a seguito di un
progetto finanziato dal bilancio partecipato della scorsa consiliatura (e
scelto, dunque, dai cittadini stessi di Fonte Meravigliosa).
Ad opporsi all’isola ambientale, che prevede la restrizione della carreggiata dell’asse di via Gradi e via Arcidiacono, sono i commercianti e alcuni residenti che lamentano la riduzione dei posti auto (alcuni di questi illegali).
L’ennesimo emblema di una città, di politici e di cittadini incapaci di guardare oltre il recinto del proprio seminato.
A risolvere l’annoso problema del quadrante della
Cecchignola non sarà il paventato smantellamento dell’isola ambientale, che si
configurerebbe peraltro come un danno erariale, né tantomeno il ripristino del
doppio senso di marcia su via Casale Zola, portato avanti da chi voleva semplicemente
allontanare il traffico da Fonte Meravigliosa a danno del quartiere di via Millevoi.
Servono risposte serie e concrete, a partire dal 721 la cui gestione è stata affidata a Troiani: lì vengono però quotidianamente impiegati dei mezzi furgonati da 20 posti che risultano assolutamente insufficienti rispetto ai precedenti autobus da 8 metri da 60 passeggeri.
Serve poi riprendere il discorso di adeguamento e apertura di via dei Genieri, all’interno della Città Militare, che potrebbe costituire una via di sfogo alternativa per arrivare alla metro Laurentina. Bisogna fare un ragionamento generale di rete stradale e del TPL, anche in funzione dei nuovi insediamenti urbanistici di Cecchignola Ovest e Colle delle Gensole che insisteranno presto sul territorio.
A tal proposito, tempo addietro avevamo proposto l’istituzione delle linee circolari delle Fosso della Cecchignola, mediante l’unificazione degli itinerari del 762, del 721 e del 763 da realizzare con l’adeguamento delle svolte di via Casale Zola (che diventerebbe ad uso esclusivo del TPL), oppure ancora il prolungamento del 766 a Castello della Cecchignola, attraverso il completamento della viabilità di connessione tra via Millevoi e via della Cecchignola prevista nel piano regolatore.La politica si metta ben in testa che solo con una visione generale
e sistemica dell’urbanistica e della mobilità si potranno risolvere gran parte
dei problemi della Cecchignola. Non smantellando un’isola ambientale per volere
dei commercianti.
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