Il procedimento si è allungato a causa delle integrazioni
progettuali che Roma Capitale deve ratificare entro un mese.
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C’era una volta l’auspicio che la valutazione d’impatto
ambientale (VIA) della tramvia Termini-Tor Vergata finisse in 90 giorni, ma
realisticamente andrà oltre i 7 mesi, con buona pace dell’efficienza dell’italica
burocrazia.
Eravamo già intervenuti un mese fa sullo stato di avanzamento delle autorizzazioni alla tramvia Termini-Tor Vergata, dopo l’ok da parte del
Ministero della Cultura e della Regione Lazio, particolarmente importanti e
critici per la tramvia. Da lì sembrava che la strada fosse spianata e che il lungo
procedimento fosse prossimo alla chiusura.
Invece, con una nota del 29 agosto, la Regione ha fatto
sapere della necessità di ulteriori integrazioni richieste da Rete Ferroviaria
Italiana, dalla Città Metropolitana e dall’ARPA. In particolare il progetto
necessita di alcuni approfondimenti circa la compatibilità della trazione
elettrica e delle “relative alle implicazioni sulla sicurezza dell’adiacente
linea ferroviaria Roma-Formia”, della compatibilità con la pianificazione
territoriale e del metodo di stima delle emissioni atmosferiche.
Roma Capitale dovrà trasmettere entro 30 giorni, ovvero
entro la fine di settembre, i chiarimenti e le integrazioni richieste, pena
decadimento dell’istanza e archiviazione del progetto.
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