Nella giornata di oggi si è concluso il mandato in prorogatio
della presidente Colaceci, ma la Regione Lazio non ha ancora individuato chi la
sostituirà.
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Nella giornata di oggi si è definitivamente chiusa l’era Colaceci,
la presidente di Cotral nominata il 27 ottobre 2014 dalla presidenza della
Regione Lazio a guida Zingaretti: la presidente ha avuto il merito di
risollevare le sorti dell’azienda regionale dei trasporti, portando il servizio
su gomma a livelli di eccellenza. L’ultima impresa è stata, poi, quella delle
ferrovie ex concesse Roma-Lido e Roma-Viterbo per le quali, sebbene con
difficoltà, la Colaceci ha iniziato un lavoro di ristrutturazione complessiva e
rilancio del servizio. A rendere onore al merito alla direttrice di Cotral era
stato lo stesso presidente della regione Rocca che, sebbene di colore politico
opposto, finora si era ben guardato dal sostituire i vertici dell’azienda.
Come noto a giugno scorso il mandato della Colaceci è giunto
al suo naturale termine e la presidente è stata rinnovata in regime di prorogatio,
in attesa dell’individuazione dei componenti del nuovo consiglio di
amministrazione. La prorogatio della durata massima di 45 giorni è giunta oggi
alla sua naturale conclusione, denuncia AffariItaliani, senza che si sia nominato
un nuovo vertice.
Una situazione paradossale che di fatto è critica molto critica. Ogni atto compiuto dal Direttore generale, in assenza della legale rappresentanza, dagli stipendi sino al pagamento dei fornitori potrebbe essere oggetto di contenzioso. E sei i vertici non intervengono, il Tribunale Civile è obbligato a nominare un commissario. In tanti anni di lavoro in Regione Lazio non era mai accaduto.
Ha commentato un dirigente di Regione Lazio al giornale.
La mancanza di un vertice rischia, dunque, di compromettere le attività di ordinaria gestione e amministrazione. Al centro delle mancate nomine sarebbe una guerra intestina interna a FdI, tra l’assessore ai trasporti Ghera e l’assessore al bilancio Righini, con il presidente Rocca fermo in attesa di istruzioni dai rappresentanti nazionali. In assenza di una nomina sarà il Tribunale di Roma a eleggere un commissario ad interim.
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