La collaborazione tra Atac e il MAXXI ha permesso di
restituire un atrio più vivibile e decoroso.
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Dopo anni e anni di revisioni tecniche, alle quali non
seguiva spesso un restyling degli ambienti, i passeggeri della stazione
Vittorio Emanuele sono stati sorpresi da un’installazione artistica decisamente
unica.
La fermata era rimasta chiusa dall’8 aprile scorso per consentire la revisione delle scale mobili, spesso soggette a guasti che comportavano la chiusura della fermata.
Da ieri, 1° luglio, i lavori non solo sono
terminati in linea con il cronoprogramma, ma hanno visto il ritorno dei
passeggeri accolti dall’opera d’arte "Prospettiva Comune" di Esther Stocker.
L’atrio di Vittorio Emanuele è stato trasformato dal colore bianco e da 8 km di nastro adesivo nero che compongono una complessa rete di linee, incroci e poligoni. Completano l’installazione una serie di elementi geometrici ancorati al soffitto e disposti a terra, lungo le navate laterali di questa “cattedrale metropolitana”, che intercettano lo sguardo dei passeggeri.
L’installazione rientra nell’ambito della più grande mostra "Ambienti
1956 - 2010. Environments by women artists II" - a cura di Andrea Lissoni,
Marina Pugliese, Francesco Stocchi - in programma al MAXXI fino al 20 ottobre
2024.
Una bella sinergia, quella tra Atac e il MAXXI, che ha consentito di restituire un atrio più funzionale sotto il profilo degli impianti di traslazione e più bella da vivere, grazie proprio all’installazione artistica.
Un’esperienza che, speriamo, faccia scuola e che guidi il restyling in programma per tutte le fermate della linea A della metropolitana.
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