Sono alcuni dei progetti “economici” del PUMS studiati da Roma Metropolitane e mai realizzati che potrebbero incrementare l’accessibilità tra ferrovie e metropolitane.
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Sono un esempio eclatante i nodi metro-ferroviari di Ponte
Lungo-Tuscolana FS e Libia-Nomentana, attualmente separati da alcune centinaia
di metri a piedi e che, secondo il PUMS, dovrebbero essere ricuciti con degli
interventi consistenti in tunnel sotterranei e tapis roulant per accorciare i
tempi di percorrenza.
Per quanto riguarda Ponte Lungo-Tuscolana FS, leggiamo dal sito di Roma Metropolitane, si prevede la creazione di un percorso pedonale interrato lungo circa 90 metri che, partendo dall'atrio della stazione della linea A di Ponte Lungo, raggiunga un nuovo edificio della stazione di Tuscolana FS collocato su via Adria parallelamente alla fermata esistente, così come previsto dal nuovo PRG di Roma Tuscolana.
La stima di costo per il solo
tunnel è pari a
13 €mln, stimati da progetto di fattibilità tecnico-economico di Roma Metropolitane.
Su Libia-Nomentana la mancata interconnessione nasce a causa della variante di progetto che è stata necessaria per la metro B1, che originariamente prevedeva una fermata sotto la stazione FS successivamente cassata a causa delle scarse qualità meccaniche del terreno in favore dell’ulteriore prolungamento a Jonio.
Anche in questo caso Roma Metropolitane ha progettato un nuovo sottopasso pedonale di circa 350 metri, attrezzato con tappeti mobili, che dovrebbe collegare la piazza ipogea della stazione della metro con il sottopasso della stazione ferroviaria, passando sotto via di Santa Maria Goretti.
Lungo il percorso si attraverserebbe una seconda piazza ipogea situata nell'area attigua all'ex sottostazione elettrica di Libia. La terza piazza potrebbe essere collocata in un'area tra i binari. L'attuale sottopasso di Nomentana FS invece potrebbe essere ristrutturato, valorizzato, reso più sicuro e corredato di zone commerciali.
A completamento, un percorso "protetto" condurrebbe fino
alle fermate del filobus di via Nomentana. Il valore del progetto, in questo caso, è stimato per 8,4 €mln.
Oltre a questi interventi infrastrutturali sarebbe necessario un migliore coordinamento tra Atac e Trenitalia sia sotto il profilo della nomenclatura delle fermate, sia con gli annunci a bordo treno che possono essere realizzati immediatamente ad un costo irrisorio.
È di esempio il fatto che Trenitalia annunci la possibilità di cambiare con la linea A della metropolitana a Tuscolana FS, mentre i treni della linea A non annuncino più i nodi di scambio da quando sono stati attivati i nuovi avvisi. Oppure, ancora, i molteplici nomi del nodo Ostiense, sul quale insistono quattro toponomastiche per altrettanti vettori di trasporto pubblico: Piramide per metro B, Ostiense per le Ferrovie, Partigiani per i bus e Porta San Paolo per la Roma-Lido.
Una città con così pochi nodi di interscambio non può
permettersi di “mancare” ulteriori possibilità di connessione tra vettori del
trasporto pubblico.
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