Raddoppio Roma-Ciampino, Morassut: “No ai binari nel parco degli Acquedotti”

Il deputato PD, già assessore all’urbanistica, ha chiesto spiegazioni sul raddoppio della linea dei Castelli.

Raddoppio Roma-Ciampino, Morassut: “No ai binari nel parco degli Acquedotti”

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“No al raddoppio dei binari nel parco degli Acquedotti”, così ha titolato La Repubblica di lunedì 15 luglio, nella quale Roberto Morassut, deputato PD in commissione Trasporti alla Camera, ha chiesto spiegazioni al ministro dei trasporti Salvini circa il raddoppio della linea Termini-Ciampino.

Il progetto, per il quale sono stati avviati gli espropri circa un mese fa, consiste nell’affiancamento di due nuovi binari a quelli esistenti sulla linea Roma-Napoli via Cassino dal bivio Capannelle (km 7+805) fino all’aeroporto di Ciampino (km 12+810), prima del limite della stazione ferroviaria che fa parte del successivo lotto 2.1 del progetto.

Ad essere interessato sarà, per forza di cose, anche il parco degli Acquedotti dove corrono i binari delle ferrovie esistenti.

Ma Morassut non ci sta e, in una interrogazione indirizzata al ministro Salvini, ha manifestato le proprie preoccupazioni circa le tutele che saranno attuate nei confronti degli acquedotti romani interessati dal raddoppio ferroviario. Inoltre, sarebbe mancata da parte delle Ferrovie la fase partecipativa, prevista dal nuovo Codice dei Contratti.

Considerazioni che lasciano il tempo che trovano, visto che le opere in questione rientrano nel Piano Regolatore Generale di Roma, approvato peraltro quando Morassut era assessore all’urbanistica, e che hanno il sapore di un autogol inflitto alla Capitale.

Che Morassut non sia nuovo a uscite del genere è ben noto, visto che il deputato fino a pochi mesi fa aveva aspramente contestato la realizzazione della tramvia Termini-Vaticano-Aurelio, fondamentale invece per rendere il Centro Storico e via Nazionale più vivibili.

E così come l’appello sulla TVA è caduto nel vuoto, visto che sono imminenti i lavori per la prima tratta, speriamo che anche in questo caso le opere ferroviarie vadano avanti senza intoppi. Roma e i cittadini dei Castelli Romani non possono più aspettare il quadruplicamento della Roma-Ciampino atteso ormai da decenni.

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