Il suggerimento avanzato dall’assessore Patané: serve un deposito a ovest che bilanci il futuro impianto di Centro Carni.
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Il piano depositi della nuova rete tramviaria di Roma si arricchisce
sempre più. Dopo il protocollo d’intesa stipulato con FS Sistemi Urbani per un’area di parcamento a servizio dell’8 su piazzale Dunant (via Majorana), l’assessore
alla mobilità Eugenio Patané ha sollevato in commissione PNRR la necessità di disporre di un vero e
proprio deposito a ovest della città.
Un impianto completo di officina, rulli di lavaggio e
magazzino, nel quale i tram della rete a ovest della città potranno essere
manutenuti regolarmente. L’idea di base avanzata da Patané è quella di una vera
e propria officina centrale, analoga al futuro deposito di Centro Carni, che
consenta ai tram di risparmiare i chilometri che verrebbero percorsi a vuoto
per attraversare diagonalmente la città.
Attualmente a ovest di Roma sono infatti previste delle
semplici aree di parcamento per la sosta e piccole revisioni ai mezzi: parliamo
dell’area Dunant ma anche quella di largo Cardinal Micara, che sarà essenziale per il funzionamento della prima tratta funzionale della TVA.
L’area individuata per il deposito sarebbe presso l’ex cinodromo
di viale Marconi, in prossimità di ponte Marconi e vicino al tracciato della
tramvia tangenziale sud (TTS) che collegherà, secondo il PUMS, viale Marconi,
Basilica San Paolo, la Montagnola, via di Grottaperfetta e Subaugusta passando
in sotterranea presso il parco regionale dell’Appia Antica.
A tal proposito Patané ha sottolineato ancora una volta che
la TTS sarà oggetto della richiesta di finanziamento al MIT che avverrà a fine ottobre
insieme alla connessione tramviaria di via Barletta e al nuovo segnalamento per
la linea B della metropolitana.
Una nota di amarezza è arrivata da parte del presidente della
Commissione Capitolina Speciale PNRR, Giovanni Caudo, per il quale sarebbe stato più baricentrico l’ex deposito Della Vittoria a Prati, recentemente venduto a privati nell’ambito
delle dismissioni immobiliari di Atac del Concordato Preventivo. Una scelta,
secondo Caudo, nefasta che costringerà l’amministrazione a ripiegare verso la
soluzione del Cinodromo, meno conveniente e più costosa.
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