Metro B: in arrivo un nuovo sistema di segnalamento per garantire migliori frequenze

La notizia in una dichiarazione di Patané a margine dell’inaugurazione del sottopasso Ostiense: “Chiederemo 180 milioni al MIT”.

Metro B: in arrivo un nuovo sistema di segnalamento per garantire migliori frequenze

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Atac è al lavoro per la progettazione di un nuovo sistema di segnalamento della linea B. Questo è quanto è emerso dalle dichiarazioni dell’assessore alla mobilità, Eugenio Patané, a margine dell’inaugurazione del sottopasso di collegamento tra Piramide e la stazione Ostiense.

L’intenzione, ha dichiarato il delegato ai trasporti, è quella di partecipare ad ottobre al nuovo bando del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per accedere ai finanziamenti del fondo per il Trasporto Rapido di Massa, con una richiesta di 180 milioni di euro.

Già in passato Patané si era sbilanciato su un possibile upgrade della linea B, senza che però ci fossero azioni concrete.

L’attuale sistema di segnalamento a 4 codici, ricordiamo, benché sicuro risulta ormai obsoleto. Già questa caratteristica aveva rischiato, in passato, di inficiare la gara per la fornitura dei 30 nuovi treni per le linee A e B in quanto le aziende partecipanti non si erano rese disponibili a fornire un sistema così superato per la difficoltà di reperirlo sul mercato.

Ciò aveva dilatato enormemente le stime dei tempi di consegna del primo treno, da capitolato stimati in massimo 930 giorni (2 anni e 7 mesi), salvo poi essere riassorbite nelle economie di gara e nell’offerta tecnica definitiva.

Oltre a superare questo tema di carattere “storico”, la possibilità di un nuovo sistema di segnalamento costituisce un’opportunità per incrementare la regolarità del servizio della metro B, al netto dell'attuale penuria di treni che dovrebbe comunque essere superata con l'arrivo dei nuovi convogli.

Il primo problema è certamente rappresentato dalla diramazione della linea a Bologna, che rende difficile gestire le frequenze con regolarità sui rami per Rebibbia e Jonio. Medesimo problema si presenta al “ritorno” per Laurentina, con i convogli provenienti dai due rami che spesso si accodano ad 1 minuto l’uno dall’altro, lasciando buchi di 5/7 minuti in condizioni di normalità.

L’attuale sistema di segnalamento a sezioni di blocco fisse, inoltre, limita la frequenza potenziale a 3 minuti in quanto le sezioni sono molto lunghe, a differenza di quelle della linea A. Infine, un segnalamento di tipo radio se supportato da un modello predittivo potrebbe regolare meglio il distanziamento dei treni su una linea che ha storicamente una domanda anisotropa tra le due direzioni e tra stazione e stazione: gli attuali sbilanciamenti di carico contribuiscono sensibilmente a rendere il servizio irregolare.

Se la richiesta di finanziamento dovesse essere confermata in Campidoglio, quindi convalidata dal MIT, si tratterebbe certamente di un ottimo upgrade per la linea blu della metropolitana.

Restano irrisolti, tuttavia, alcuni nodi fondamentali ugualmente urgenti: l’insufficienza del deposito di Magliana Nuova, che presto dovrà ospitare i 23 treni nuovi della linea B e i 20 in arrivo per la Roma-Lido, oppure ancora la mancanza della quarta asta di manovra a Laurentina, per la quale la precedente giunta stanziò fondi per un progetto che non vide mai luce.

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