Cento anni di Metromare: la costruzione e l'inaugurazione

La dittatura fascista portò ad una accelerazione dei lavori della Roma-Lido, che divenne elemento cardine per la "Terza Roma".

Cento anni di Metromare: la costruzione e l'inaugurazione
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Rileggi l'episodio 3 di Cento anni di Metromare: Paolo Orlando.

Il 30 dicembre 1918 fu posta la prima pietra presso la futura stazione di Roma Porta San Paolo, ma la crisi economica conseguente alla Prima guerra mondiale rallentò notevolmente i cantieri appena avviati.

Orlando intervenne nuovamente con lungimiranza, promuovendo la costituzione dello SMIR - ente autonomo per lo Sviluppo Marittimo e Industriale di Roma - del quale divenne presidente, tenendo per sé la direzione dei cantieri della Roma-Lido. Orlando riuscì, in soli quattro anni durissimi di crisi economica, a completare l’esproprio dei terreni e ad attivare la maggior parte dei cantieri lungo la linea.

Nell’aprile del 1920 fu ultimata la galleria sotto il fascio ferroviario dell’Ostiense, nei pressi del capolinea di Porta San Paolo, mentre il 10 dicembre 1920 il Re Vittorio Emanuele III  intervenne nella posa della prima pietra presso la stazione terminale di Ostia. La congiunzione dei due tronchi della linea, lato Roma e lato Ostia, avvenne il 30 settembre 1921 presso la stazione di Risaro, oggi Vitinia, e infine il 12 novembre successivo il primo treno decauville compiva l’intero percorso da Roma ad Ostia alla presenza delle autorità.

Allo SMIR, sciolto il 30 giugno 1923, subentrò la SEFI, Società Elettroferroviaria Italiana, che acquisì le concessioni relative alla costruzione e all’esercizio.

Come ben noto gli avvenimenti politici del tempo portarono rapidamente all’ascesa al governo di Benito Mussolini. Mussolini ebbe l’intuizione di assimilare il progetto della Roma-Lido all’interno dell’ideale mazziniano della “Terza Roma”, riadattandolo agli scopi della propaganda fascista. Celebre fu il discorso in Campidoglio: “La Terza Roma si dilaterà sopra altri colli lungo le rive del fiume sacro sino alle spiagge del Tirreno”, frase tutt’ora scolpita sul fregio del Palazzo degli Uffici all’EUR.

Per raggiungere tale scopo, la Roma-Lido avrebbe rivestito un ruolo fondamentale.

Il 3 febbraio 1924 il professor Egisto Grismayer, consigliere delegato della SEFI, fu chiamato da Mussolini in persona in un colloquio telefonico che divenne storico: “È stata aggiudicata la gara pubblica della ferrovia Roma-Ostia? Faccia presente alla ditta appaltatrice che il 10 agosto io devo andare ad Ostia-Mare”. E così fu. Sebbene i lavori fossero ancora molto indietro, la SEFI riuscì a completare la linea in soli 53 giorni. Per raggiungere lo scopo fu ultimato solo uno dei due binari, lasciando le stazioni intermedie a rustico. La linea elettrica non era ancora pronta, pertanto la SEFI chiese in prestito alle Ferrovie alcune locomotive a vapore e dovette attrezzarsi con i necessari impianti di sussidio per il rifornimento di acqua e carbone, nonché del personale adeguatamente formato per la condotta dei mezzi.

Alla fine, il 10 agosto 1924 alle ore 10:00 il primo treno partì alla volta di Ostia: era composto dalla locomotiva a vapore 910.045, quattro vagoni, un bagagliaio ed una carrozza panoramica, a bordo della quale salì lo stesso Mussolini. L’esercizio fu aperto al pubblico il giorno successivo: la linea era a binario singolo con una velocità massima ammessa di 40 km/h ed un tempo di percorrenza di 50 minuti, ma era funzionante.

Prosegue con Cento anni di Metromare: gli anni d'oro.

Cento anni fa, precisamente il 10 agosto del 1924 alle ore 10:00, partiva la prima corsa della ferrovia Roma-Lido: una linea fondamentale per ricongiungere la Capitale al suo Mare dopo secoli di separazione e che ha sostenuto lo sviluppo di Ostia e del suo entroterra dagli anni ’60 ad oggi.


Oggi la Roma-Lido si affaccia alla sua seconda vita col nome Metromare, un’infrastruttura completamente rinnovata e treni di ultima generazione di prossima inaugurazione.

Per commemorare questa data storica Odissea Quotidiana e Cotral vi accompagneranno in un suggestivo viaggio tra passato e futuro sulle rotaie della ferrovia e presso la mostra fotografica allestita nella Facoltà di Ingegneria del Mare dell’Università degli Studi Roma Tre.



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