A ufficializzare lo slittamento è stata RFI, audita in
commissione Giubileo 2025.
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Sebbene fosse praticamente nei fatti, adesso c’è l’ufficialità:
Pigneto FS non si farà, almeno entro il Giubileo. A ufficializzare lo
slittamento è stata Rete Ferroviaria Italiana, audita in commissione Giubileo
2025.
Con la quarta gara del Pigneto, hanno spiegato i tecnici, sono
stati alleggeriti i vincoli sui tempi di realizzazione che precedentemente
prevedevano l’attivazione l’anno giubilare. Venuta meno questa scadenza – e i
10 €mln che il Comune aveva stanziato legati a tale tempistica – sono rimasti
circa 137 €mln del PNRR che impongono il termine ultimo di attivazione entro il
30 giugno 2026.
Ed è proprio sulla base di questo limite che RFI ha bandito la quarta gara del Pigneto, ponendo a base d’asta 117,9 €mln con la possibilità
di accettare offerte al rialzo.
Stando ai tecnici di RFI se la gara sarà partecipata, già da
settembre si potranno aprire i cantieri – visto che il progetto esecutivo è già
stato redatto da Italferr – e aprire la stazione in versione light entro la
metà del 2026. Successivamente si procederà, tra il 2026 e il 2027, con la
copertura integrale del vallo ferroviario e la connessione diretta con la metro
C mediante un sottopassaggio. Entrambi i lotti (attivazione light e seconda
fase con opere accessorie) sono già integralmente finanziati nel perimetro
della gara in corso.
Le speranze, insomma, sono tante. Soprattutto se si
considera che ragionevolmente questa sarà l’ultima possibilità utile per
realizzare il nodo di scambio del Pigneto.
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