Arrivano nuovi autobus, ma senza preferenziali: cosa prevede il PUMS?

A Roma si stanno rinnovando le flotte, ma mancano le infrastrutture per velocizzare la rete di superficie.

Arrivano nuovi autobus, ma senza preferenziali: cosa prevede il PUMS?

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Il massiccio rinnovo della flotta Atac e dei nuovi gestori della rete periferica porterà, entro la fine del 2026 a distribuire più di 1.000 autobus euro 6, ibridi ed elettrici che abbatteranno l’età media da 12 a meno di 5 anni.

E se da una parte il servizio ne beneficerà in termini di affidabilità e comfort, dall’altra la velocità commerciale e i tempi di percorrenza non potranno migliorare senza l’istituzione di nuove corsie preferenziali.

A tal proposito abbiamo voluto comprendere, a quasi un anno dall’inaugurazione dell’ultima corsia su via Portuense, di quali e quante preferenziali dispone Roma e cosa è previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).


LA DOTAZIONE ATTUALE

Stando ai dati aggiornati dal 2022 del portale Roma Statistica, i bus e i filobus viaggiano ad una velocità media di 15,9 km/h (dato 2021) in costante diminuzione dai 19 km/h censiti dall’ISTAT nel 2016. Più stabile, ma peggiore, il dato sui tram che passano dagli 11 km/h del 2016 ai 10,3 km/h del 2021.

Questo dato trova conforto nelle considerazioni del paragrafo 5.3.5 del Volume 2 del documento definitivo di piano del PUMS, inerente la realizzazione corsie preferenziali/riservate e fluidificazione del TPL.

Attualmente la velocità commerciale sulla rete nelle ore di punta varia da 25-30 km/h nelle zone più esterne a valori di circa 12-15 km/h all’interno dell’Anello ferroviario.

Complessivamente Roma dispone (al 2022) di 138,7 km di corsie preferenziali, di cui 81,1 ad uso esclusivo dei bus/filobus, 38,1 ad uso dei tram e 19,5 ad uso promiscuo con taxi/NCC.

La rete è parzialmente presidiata h24/7 da telecamere in grado di constatare l’eventuale invasione delle corsie ed elevare automaticamente le sanzioni ai proprietari dei veicoli: sul portale dell'agenzia Roma Servizi per la Mobilità è presente un censimento.

 

LE PREVISIONI DEL PUMS

L’incremento delle corsie preferenziali è essenziale per recuperare l’efficienza del servizio, riducendo allo stesso tempo il numero di autobus impegnati. L’obiettivo ambizioso del piano è quello di incrementare fino al 40% la dotazione di corsie preferenziali, anche mediante soluzioni innovative.

Alcune delle nuove corsie preferenziali potranno essere anche monodirezionali e/o attuate solo nelle fasce orarie di punta del traffico, destinando le stesse ad altre funzioni nei restanti periodi come, ad esempio, la sosta per il carico e scarico delle merci. Altre corsie riservate avranno un carattere di prossimità e saranno realizzate su tratte molto brevi, in avvicinamento agli incroci, e consentiranno agli autobus di non incolonnarsi con le automobili.

Complessivamente lo scenario di piano del PUMS prevede la realizzazione di ulteriori 100 km circa di corsie aggiuntive a quelle esistenti e a quelle che erano in fase di completamento al momento della stesura del piano.

Consultando le tavole 3, 4 e 5 di piano emergono i tracciati dei futuri “corridoi della mobilità”:

  • M2-29 Tangenziale Nord Ponte Mammolo-Fidene-Ospedale S. Andrea;
  • M2-30 Corridoio Trastevere-Portuense-Corviale;
  • M2-31 Corridoio Colombo-Casal Palocco/Castel Porziano-Ostia;
  • M2-31 Corridoio Colombo-Casal Palocco/Castel Porziano-Ostia;
  • M2-32 Corridoio Casal Palocco/Castel Porziano-Acilia Sud-Dragona-Fiumicino Aeroporto;
  • M2-33 Collegamento Fiera di Roma-Parco Leonardo-Fiumicino Città-Nuovo Porto Commerciale.

Parallelamente il PUMS richiede la realizzazione di un sistema di priorità semaforica, mediante la centralizzazione degli impianti semaforici che saranno gestiti mediante una UTC (Urban Traffic Control). L’UTC avrà il compito di integrare i dati di traffico privato con quelli AVM sulla posizione dei veicoli del trasporto pubblico, fornendo la migliore gestione possibile delle intersezioni in favore del trasporto pubblico.

Un disegno certamente ambizioso, che tuttavia necessita di finanziamenti locali, regionali e statali affinché Roma possa avere un trasporto di superficie rapido, efficace e puntuale.

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