Aderiamo con convinzione alla mobilitazione romana contro le proposte contenute nel uovo codice della strada.
Può una riforma del Codice della Strada peggiorare la sicurezza? La risposta è sì. Per questo Associazioni e cittadini romani hanno indetto un presidio. Roma si mobilita, insieme a quasi 30 città in Italia, per fermare questa revisione del Codice della Strada, proposta dal MIT, che è attualmente in discussione in Parlamento, e ribadire “Stop al Nuovo Codice della Strage".
La mobilitazione nasce per obiettare le seguenti previsioni
contenute nel nuovo codice:
- È contro la mobilità sostenibile, in particolare ciclabile poiché indebolisce regole e infrastrutture che tutelano la sicurezza degli utenti più vulnerabili;
- Non incide sulle principali cause di violenza sulle strade, prima fra tutte la velocità eccessiva;
- Limita pesantemente l’autonomia dei Comuni su controlli, gestione della mobilità, ZTL, aree pedonali, sosta regolamentata, accentrandola al Ministero anche tramite norme delegate.
Una riforma pesantemente insufficiente nel prevenire le principali
cause di morte: velocità, guida distratta e mancata precedenza ai pedoni.
Una riforma che da una parte promuove “misure-vetrina”, come
l’inasprimento di alcune pene per la guida in stato di ebbrezza, e dall’altra
strizza l’occhio a chi vìola sistematicamente le regole.
Misure inefficaci e dannose che non migliorano ma
addirittura aggravano l’insicurezza delle persone mettendo a rischio la salute
pubblica, alimentando il conflitto stradale e limitando gli strumenti di
controllo.
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