La città eterna piange la perdita di un'icona della sua rete di trasporti pubblici. Luciano De Luca, noto per la sua voce che ha guidato i viaggiatori della Metro B di Roma per decenni, ci ha lasciato.
Entrato in azienda come perito elettronico, De Luca ha lasciato un'impronta indelebile non solo con la sua voce, ma anche con le sue innovative soluzioni informatiche. Scopriamo la storia e l'eredità di questo pioniere della tecnologia nei trasporti pubblici romani.
Nel tessuto urbano di Roma, dove la frenesia quotidiana si intreccia con la storia millenaria, c'è un elemento costante che ha guidato i cittadini romani per anni: la voce calma ma risoluta di Luciano De Luca. Nato l'8 febbraio 1954, De Luca ha trascorso gran parte della sua vita nel quartiere Prenestino Labicano, dove ha coltivato la sua passione per l'elettronica e l'informatica.
Dopo aver conseguito il diploma all'Istituto Tecnico Industriale Giorgi di Roma, De Luca ha iniziato la sua carriera come docente di elettronica. Tuttavia, è stato il suo ingresso nell'azienda Acotral nel 1980 a segnare l'inizio di una carriera straordinaria e a plasmare il destino della metro romana.
Il ruolo di De Luca nell'azienda iniziò nel reparto Ismv, dove si occupava della manutenzione degli impianti di biglietteria. Ma è stato il suo talento nell'informatica a emergere presto, aprendo la strada alla creazione di un software rivoluzionario per la gestione degli annunci nelle stazioni della metro B.
Il software sviluppato da De Luca, che calcolava le previsioni dei tempi di attesa dei treni e gestiva gli annunci audio, rappresentava un passo avanti significativo per l'automazione e la sicurezza del traffico ferroviario. Ma ciò che ha reso De Luca un'icona è stata la sua voce: durante la fase di test del software, la sua voce "calda e rassicurante" ha conquistato immediatamente l'attenzione dei suoi superiori, trasformandolo nella voce ufficiale della metro B di Roma.
La sua abilità nell'informatica non si limitava al software della metro; De Luca ha anche sviluppato soluzioni per il controllo remoto degli ascensori e delle scale mobili, dimostrando un'innovazione costante e un impegno senza pari nel suo lavoro.
Anche dopo il suo pensionamento nel marzo del 2019, l'eredità di De Luca vive attraverso le voci che guidano i passeggeri della metro B di Roma ogni giorno. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel cuore della città , ma il suo contributo allo sviluppo dei trasporti pubblici rimarrà un pilastro della storia romana per sempre.
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