La commissione mobilità di Roma ha definito il percorso per
migliorare l’accessibilità al sito archeologico di Gabii e al quartiere del Fosso
di San Giuliano.
Una richiesta di collegamenti più frequenti, con fermate
dedicate e un nuovo nome per la stazione Finocchio della metro C. Questi sono stati gli elementi salienti dalla commissione mobilità di Roma svolta venerdì 26 gennaio scorso.
Dopo la DAC
2/2023, che ha promosso presso l’assemblea capitolina il rilancio e la
riqualificazione del Parco Archeologico dell'Antica Città di Gabii, il
presidente della commissione turismo Angelucci ha chiesto, congiuntamente con
il presidente della commissione mobilità Zannola, lo stato di avanzamento dei
provvedimenti per migliorare l’accessibilità al sito archeologico di prossima
riapertura.
Rispetto alla richiesta di una linea dedicata, dalla
stazione Finocchio metro C all’ingresso principale di Gabii in via Prenestina,
i tecnici hanno esposto le difficoltà riguardanti sia la fattibilità tecnica
dell’operazione, legata all’assenza di rotatorie di inversione per i bus, sia
la fattibilità amministrativa, in quanto si avrebbe una linea Atac sconfinante
nel territorio del comune di Monte Compatri. Risulta più possibile, nel breve
periodo, istituire una coppia di fermate lungo la via Polense, di competenza
del Comune, a servizio delle esistenti linee 042, 107 e 508, nonostante la
minore accessibilità pedonale dovuta alla lontananza dal sito archeologico.
Circa la ridenominazione della fermata Finocchio della metro
C in “Finocchio – Antica città di Gabii” è emerso che i 100mila € stanziati al
bilancio del Comune potrebbero essere insufficienti, visto che il costo per l’operazione
analoga di cambio di Giulio Agricola in “Giulio Agricola – Parco degli Acquedotti” è
stato stimato in 700mila € per la necessità di ristampare tutte le mappe. Queste
spese, ha tuttavia sottolineato Angelucci, potrebbero essere fortemente
ammortizzate nell’ambito di ristampa programmata di tutte le mappe di Roma
quando, il prossimo anno, aprirà la metro C fino a Colosseo.
Per ciò che concerne il servizio presso il quartiere Fosso di S. Giuliano, i tecnici di Roma Servizi per la Mobilità hanno sottolineato l’impossibilità di inserire fermate all’interno del quartiere a causa della scarsa larghezza delle carreggiate. Inoltre, la possibilità di un servizio a chiamata, operato da Atac con dei minibus analoghi a quelli della linea 34, è preclusa dai rigidi paletti del contratto di servizio del 2015, scaduto nel 2019 e in regime di prorogatio: solo con un nuovo accordo economico sarà possibile prevedere degli innovativi servizi a chiamata.
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