Sciopero: giovedì 7 dicembre a rischio i trasporti

L’organizzazione sindacale FAISA – CISAL LAZIO ha proclamato uno sciopero di 4 ore del trasporto gestito da Atac, Roma TPL e Cotral. A rischio, quindi, bus urbani, extraurbani e le ferrovie Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo. Regolari le ferrovie Trenitalia.

Sciopero: giovedì 7 dicembre a rischio i trasporti


La segreteria regionale dell’OS FAISA – CISAL LAZIO ha proclamato uno sciopero di 4 ore. Dalle 9:00 alle 13:00 saranno a rischio le reti urbane di Atac (eccetto linee subaffidate) e Roma TPL, i collegamenti extraurbani e le ferrovie Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo gestiti da Cotal. Regolare, invece, le ferrovie Trenitalia.


ARTICOLAZIONE DELL'AGITAZIONE

Dalle 9:00 alle 13:00 saranno a rischio metro, tram e bus Atac, Roma TPL, i bus e le ferrovie Cotral. Regolari le linee Atac gestite in regime di subaffidamento: 021-043-77-113-246-246P-319-351-500-551-718.


MOTIVAZIONE

Le continue aggressioni del personale di bordo, con particolare riferimento ai seguenti episodi.

  • in data 30/10/2023 presso la Stazione Tiburtina personale è stato picchiato per non aver dato delle informazioni sulla viabilità;
  • in data 29/11/2023 sulla linea di ATAC una verificatrice e stata schiaffeggiata per aver chiesto il titolo di viaggio;
  • in data 02/12/2023 un autista della Società COTRAL è stato preso a pugni al volto in località Rocca di Papa.

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5 Commenti

Anonimo ha detto…
Io sono del parere che tutte le aggressioni vadano indubbiamente condannate, ma mi spiace notare che è pure lo stesso personale che, talvolta, (sottolineo la parola "talvolta"), con i suoi comportamenti, può mettersi nella condizione di provocarli. Troppo spesso mi capita, infatti, di assistere ad atteggiamenti da parte di alcuni elementi del personale più da bulli da bar che non da incaricati di pubblico servizio, e questo non va bene, perchè tutto il personale ha comunque l'obbligo di usare modi cortesi col pubblico e tenere una condotta conforme ai civici doveri. E, a dirla tutta, in alcune altre aziende di trasporto eventuali comportamenti scorretti nei confronti dei viaggiatori porterebbero al licenziamento in tronco del responsabile.
Anonimo ha detto…
Secondo la mia opinione questi scioperi non servono a niente. Per risolvere questo problema occorrerebbe intervenire sotto vari aspetti. Personalmente sono del parere che il personale romano andrebbe sottoposto a corsi sia di difesa personale che, anche, comportamentale, perché è importante capire che le aggressioni vanno pure prevenute, certamente per quanto possibile, ad esempio tenendo un certo tipo di atteggiamento nei confronti sia dei passeggeri che degli utenti della strada (nel caso degli autisti), evitando atteggiamenti poco cirretti, anche in caso di situazioni difficili. Occorre pure ricordarsi che esisterebbero anche delle precise norme di comportamento a cui il personale dovrebbe sempre attenersi: esso deve essere cortese con i clienti, cordiale con i colleghi e rispettoso verso i superiori. Inoltre, mai entrare in aperto contrasto con i clienti in caso di proteste e contestazioni, invitandoli con calma ma con fermezza a rivolgere eventuali proteste nei modi previsti. E mai entrare in discussione con eventuali utenti della strada poco corretti. Io penso che una certa quota parte di aggressioni potrebbe essere probabilmente evitata seguendo queste norme comportamentali, perché dubito che la gente aggredisca puntualmente i dipendenti di queste aziende per partito preso. Occorrerebbe che le aziende di trasporto romane ne prendano atto e provvedano a formare opportunamente il loro personale.
Anonimo ha detto…
Geniale! Per la serie: se subisci un sopruso o un illecito allora la soluzione starebbe affinché la vittima adegui il suo comportamento per limitare i potenziali danni. Un applauso per questa barzelletta.
Anonimo ha detto…
Caro collega anonimo delle ore 15, 49, forse non hai capito ciò che intendo dire. Io ho detto che, se da un lato le aggressioni non sono mai giustificabili, anche il personale deve, per quanto possibile, mettersi nelle condizioni di non provocarle. Dico questo poichè mi è capitato più volte di assistere a comportamenti del personale nei confronti dei viaggiatori molto poco corretti e fuori luogo, di natura tale da innescare potenzialmente un'aggressione. C'è stato un caso in cui, per una semplice critica fattagli nei giusti modi, un autista di un autobus scese e minacciò di aggredirmi fisicamente, insultando pesantemente pure mio padre, che è un uomo anziano e pacifico. Comportamenti del genere dovrebbero portare al licenziamento in tronco, e comunque potrebbero innescare potenziali aggressioni. E questi atteggiamenti vanno evitati. Personalmente posso anche dire che ho seguito un corso di difesa personale e la prima cosa che mi hanno insegnato è proprio il prevenire le aggressioni tenendo, appunto, certi comportamenti di natura tale da non provocarle. Poi certo, se comunque si viene aggrediti ci si deve difendere o si deve essere difesi, ma ognuno deve fare la sua parte, specialmente un incaricato di pubblico servizio, che non deve mai comportarsi da bullo da bar.
Anonimo ha detto…
A me, in tanti anni che usufruisco dei mezzi pubblici a Roma, una volta mi è capitato di assistere ad un autista che insultava un passeggero "reo" di aver preso l'autobus per una sola fermata. In un'altra occasione, ero ad una fermata, passa un autobus fuori servizio e faccio un gesto di rabbia generico. L'autista di questo bus si ferma, apre la porta anteriore e dice: "Che c'hai con me? Voi che te meno?!". Con questo non voglio dire che sia sempre colpa loro, però atteggiamenti da parte del personale come quelli che ho raccontato credo non siano giustificabili. Allora, se da un lato le aggressioni nei loro confronti certamente non sono giuste, dall'altra pure loro, talvolta, non sono tanto difendibili.