A certificare il crollo del servizio è la stessa Atac nei rapporti mensili sulla produzione erogata. Da più di un anno e mezzo salta sistematicamente una corsa su quattro.
A differenza delle “sorelle” Roma-Lido e Roma-Civita
Castellana-Viterbo il trenino giallo della Casilina, infatti, continua ad
essere gestito da Atac per effetto del comma 3 dell’art. 103 della LR
14/2021, che ne ha trasferito la proprietà al Comune di Roma imponendo contestualmente
alla Regione di continuare a gestire le attività tecnico-amministrative
necessarie per evitare l’interruzione del pubblico servizio.
A partire da maggio dell’anno scorso, tuttavia, il servizio del
trenino della Casilina ha conosciuto un vero e proprio crollo, passando da una
media di 34,5mila treni-km mensili del periodo gennaio 2021-maggio 2022 a 26,2 del
successivo periodo giugno 2022-agosto 2023. Ne è conseguita anche una notevole
diminuzione del servizio richiesto dalla Regione che, moderando la quota di
treni-km prevista, ha tarato di fatto l’offerta di trasporto sulle basi delle
effettive capacità produttive della municipalizzata e non sulle necessità dei
cittadini.
Tradotto in numeri, nell’ultimo anno e mezzo il servizio prodotto dalla Termini-Centocelle è stato inferiore del 24%, con un programma di esercizio ridotto del 17% rispetto al periodo precedente.
Una vera e propria debacle del trenino giallo spiegata, raccontano voci di corridoio di Atac, dalla fuga di macchinisti, manutentori e capistazione che non vedono speranze lavorative su una linea sostanzialmente “morente”. Come noto, infatti, la linea è in attesa di essere trasformata in tramvia veloce secondo il progetto “Metro G” previsto nel PUMS e approvato dal DM 235/2020.
Questo orizzonte temporale ridotto, con la gara di trasformazione
in tram che dovrebbe essere bandita da Invitalia il prossimo anno, la
sospensione del servizio a partire dal 2024 e la conseguente fuga di personale,
starebbe erodendo sempre di più la capacità di produrre servizio sulla linea.
Di contro il recente potenziamento del 105 grazie alla
soppressione della linea 50 risulta essere insufficiente, in quanto il bus
correndo in sede promiscua non riesce ad avere le medesime performance del vecchio
– ma efficiente – trenino giallo.
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