L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)
ha avviato una contestazione nei confronti dei comuni di Roma, Milano e Napoli
sull’insufficiente numero di taxi in città.
L’Autorità, nel mese di luglio e agosto 2023, ha avviato un’analisi
del mercato avvalendosi del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza
al fine di valutare lo stato del servizio degli autoservizi pubblici non di
linea, riscontrando una strutturale e crescente inadeguatezza dell’offerta
rispetto alla domanda.
L’AGCM ha rilevato che l’intervento del DL 104/2023 (cd DL
Asset, convertito in Legge 136/2023), pur incrementando il numero di licenze
massimo del 20%, non impedisce ai Comuni capoluogo di aumentare ulteriormente
il numero di auto bianche in via sperimentale.
In particolare, a Roma le 7.692 licenze attive, il cui ultimo
rilascio risale al 2005, si traducono con una densità di servizio di 2,8 taxi/1.000
residenti e 6 taxi/kmq. La percentuale di richieste inevase a Roma è, inoltre,
aumentata nell’ultimo anno dal 15% del periodo gennaio-febbraio al 45% del periodo
giugno-luglio.
Per superare le criticità l’AGCM sollecita i comuni ad
adeguare il numero delle licenze taxi alla domanda di tali servizi, spingendo
l’aumento oltre il tetto del 20% da attuare con la massima tempestività e
urgenza.
Fonte: segnalazione S4778 dell’AGCM.
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