La Commissione Mobilità, convocata per la giornata del 7 giugno 2023 dal consigliere capitolino Giovanni Zannola, ha consentito di fare il punto sullo stato di avanzamento delle quattro tramvie “ex-giubilari”, dei nuovi depositi e delle nuove tratte della Metro C. Di seguito l’analisi della situazione, caso per caso.
TRAMVIA TVA
Come raccontato nei giorni scorsi, Invitalia ha finalmente attivato la procedura di affidamento delle progettazioni definitive ed esecutive, nonché di esecuzione dei lavori, della nuova linea Termini-Vaticano-Aurelio.
Stando alle dichiarazioni della Commissaria
Straordinaria, Maria Lucia Conti, la tratta Termini-Venezia sarà pronta nei
primi mesi del 2025, con l’attivazione possibile già a maggio 2025 dopo i collaudi
ANSFISA ed il pre-esercizio ATAC. Seguirà un periodo di stop dei lavori, per
consentire lo svolgimento dell’evento giubilare senza cantieri aperti, che
riprenderanno nel 2026 per la tratta Venezia-Risorgimento/Giureconsulti e
termineranno il 10 agosto 2027.
A destare particolare preoccupazione è la disponibilità dei
tram, ordinati da ATAC con una gara attualmente in fase di aggiudicazione. I mezzi
esistenti non dispongono degli accumulatori necessari per le tratte “catenary-free”
e, stando all’attuale cronoprogramma, i nuovi rotabili tramviari non
arriveranno a Roma prima del 2025: considerando una necessità di 6/7 veicoli
per esercire il servizio minimo, è possibile che la nuova tramvia sia pronta prima che i tram siano disponibili.
TRAMVIA TOGLIATTI
La linea tram Subaugusta-Ponte Mammolo vede il proprio
progetto di fattibilità in una fase molto avanzata: nei primi giorni di
settembre Invitalia pubblicherà la gara, in forma analoga a quella della TVA.
L’aggiudicazione avverrà entro la fine del 2023, coerentemente
con i termini perentori imposti dal PNRR (che finanzia interamente l’opera).
Nessuno sbilanciamento sulle tempistiche di attivazione, che comunque non
potranno scavalcare il 2026.
TRAMVIA TIBURTINA
Anche il tronco di 1300 metri circa tra piazzale del Verano e
la stazione Tiburtina non verrà probabilmente realizzato in tempo per
l’apertura della Porta Santa. Dopo la gara andata deserta, l’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità (RSM) ha
proceduto a pubblicare una manifestazione di interesse che ha individuato,
sebbene con alcuni ritardi rispetto al cronoprogramma originale, la società che
si sta occupando della progettazione definitiva. Tale progetto costituirà la
base per la successiva gara finalizzata all’esecuzione dei lavori, che
richiederanno almeno altri 8-9 mesi (più 2-3 mesi per i collaudi di rito).
TRAMVIA TERMINI-TOR VERGATA
Trattandosi dell’unica linea delle quattro a dover essere
sottoposta a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), i
progettisti a lavoro su questa tratta stanno studiando le migliori soluzioni
per ottenere un esito positivo.
Tra le prescrizioni attualmente recepite figura il binario unico su via Giolitti (con ritorno su via Napoleone III) e il
passaggio fuori dal quartiere di Torrenova, lungo il perimetro del castello,
per diminuire l’impatto dell’opera. La Commissaria ha comunque garantito che
entro la fine del 2023 sarà pubblicato il bando di gara.
NUOVO DEPOSITO CENTRO CARNI
Il sito ha già ricevuto 70 milioni di euro di finanziamento da parte del Ministero dell’Interno, a cui si aggiungeranno 30 milioni da parte del futuro DPCM n°2 sul Giubileo. Attualmente RSM sta vagliando la possibilità di adeguare il vecchio progetto esecutivo di ATAC, risalente agli anni ’90, per mettere rapidamente a gara l’opera.
Tale adeguamento progettuale avrà
l’obiettivo di far diventare il nuovo deposito del Centro Carni il grande “polo
manutentivo” dei tram di Roma: potrebbe tuttavia essere necessario ripartire
dalla progettazione di fattibilità qualora il vecchio progetto dovesse rivelarsi
troppo inadeguato.
METRO C
In coda, su domanda del consigliere capitolino Francesco
Carpano, è stato affrontato il tema dell’inaugurazione delle fermate Porta
Metronia e Colosseo della Metro C. Stando alle dichiarazioni dei presenti, la tratta dovrebbe essere attivata nei primi mesi del 2025 con un programma di
esercizio ridotto in base ai 13 treni a disposizione, con frequenza fissa a 8
minuti.
Per i nuovi treni bisognerà attendere gli adeguamenti progettuali richiesti a seguito del mutato quadro normativo, nonché le valutazioni sulla congruità del costo a cura di Roma Metropolitane.
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