Nonostante le promesse fatte, la frequenza delle metro B e C resta critica. La nostra proposta: mostrare sulle app le attese in tempo reale alle fermate, così come per i bus e i tram.
La situazione sulle metro di Roma è quel che è, a confermarlo è stato anche lo stop di quasi 5 ore di martedì della tratta Termini-Battistini della linea A.
Ma, nonostante ciò, la linea arancione resta “la migliore” dello scenario romano, con frequenze che, sebbene insufficienti, restano ancora nell’area dei 3/6 minuti.
Ben diversa è la situazione sulle linee B (soprattutto sulle tratte diramate) e C, dove le attese sono quasi sempre a doppia cifra, 10 minuti e più.
A questo elemento si aggiunge anche l’impossibilità materiale di chiedere informazioni ad @InfoAtac sulle metro B1 e buona parte della C, non avendo dotato le linee della copertura telefonica GSM e Umts/Hspa sin dall’apertura.
In considerazione di questi elementi chiediamo ad ATAC e all’Agenzia per la Mobilità di Roma (RSM) di mettere in campo tutte le iniziative necessarie affinché siano resi disponibili in formato open i dati relativi alla posizione dei treni delle metropolitane.
Così facendo si consentirebbe, a costi ridottissimi, di sfruttare le informazioni rese disponibili già dai tabelloni in banchina, estendendone la fruizione a tutti gli utenti che ne hanno necessità anche al di fuori delle stazioni.
L’iniziativa consentirebbe, dunque, ai pendolari di valutare anche soluzioni di superficie alternative alla metropolitana, valide soprattutto per brevi tratti.
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