Il 30 novembre scorso è stato pubblicato, sul portale “Osserva Cantieri” del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT), l’aggiornamento sullo stato di attuazione degli interventi per le nuove linee tramviarie di Roma.
Il documento riguarda specificatamente le opere tramviarie commissariate dal Governo, ossia le linee:
- Termini-Vaticano-Aurelio (TVA);
- Togliatti (Subaugusta-Ponte Mammolo);
- Termini-Tor Vergata (metrotramvia G);
- Verano-Tiburtina.
Di queste, tre opere sono state escluse dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e successivamente, nel mese di ottobre, è stato sottoscritto con DGCa 310/2022 il protocollo di intesa tra Roma Capitale, la Commissaria Straordinaria e Invitalia per potersi avvalere di quest’ultima come “Centrale di Committenza”.
Un rendering della nuova tramvia TVA su via IV novembre |
I finanziamenti, inoltre, sono stati scorporati in distinte procedure di affidamento per realizzare da una parte le infrastrutture (binari, linea aerea, fermate e altro…) tramite Invitalia, dall’altra ATAC è stata designata come stazione appaltante per la fornitura dei 121 nuovi tram previsti sia per la rete esistente che per le nuove linee. Di questi il bando di gara dovrebbe essere pubblicato entro dicembre 2022.
Analizziamo, dunque, lo stato di avanzamento delle singole opere.
TRAMVIA TVA
La linea è stata finanziata con i fondi PNRR per la tratta Termini-Venezia (comprensiva della fornitura di 20 tram) e con fondi ministeriali per le restanti parti Venezia-Giureconsulti/Cornelia e Venezia-Risorgimento più 4 tram residui.
Il quadro economico, specificano le schede del MIT, è stato approvato il 24 novembre 2022 dalla Commissaria Straordinaria e prevede un investimento complessivo di 293,18 milioni di euro. Il cronoprogramma attualmente pubblicato prevede l’approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) entro la fine del 2022: successivamente, Invitalia potrà bandire la gara per i lavori entro il I trimestre 2023 ed aggiudicare l’intervento entro il II trimestre 2023. Infine saranno conclusi il Progetto Definitivo e la Conferenza dei Servizi (III trimestre 2023), quindi col 2024 il Progetto Esecutivo.
I cantieri per la prima tratta apriranno a marzo 2024 e dureranno complessivamente 366 giorni naturali e consecutivi: leggasi un anno e un giorno. Il pre-esercizio, della durata di 60 giorni, consentirà di attivare la prima tratta Termini-Venezia a fine maggio 2025.
Sarà invece necessario aspettare l’estate del 2027 per il completamento della linea verso piazza Risorgimento e Giureconsulti/Cornelia. L’inaugurazione della seconda tratta è infatti prevista per il mese di settembre 2027.
TRAMVIA TOGLIATTI
Anche questa linea, come la TVA, ha beneficiato di un mix di fondi PNRR e MIT, con un quadro economico approvato di 184,26 milioni di euro, comprensivo dell’acquisto di 20 vetture tramviarie.
Stando ai cronoprogrammi il PTFE sarà approvato il III trimestre del 2023 e, come per la TVA, Invitalia fungerà da stazione appaltante, bandendo la gara e aggiudicando l’intervento entro la fine dello stesso anno. Capitolo Progetto Definitivo e Conferenza dei Servizi: lo step è previsto per luglio 2024, mente il Progetto Esecutivo sarà chiuso entro il III trimestre del 2024.
I lavori per la realizzazione della linea dovrebbero iniziare ad ottobre 2024 e concludersi entro aprile 2026. Dopo oltre 550 giorni di cantiere, verrà effettuato il pre-esercizio (30 giorni) e successivamente la linea sarà aperta al pubblico (fine maggio 2026).
TRAMVIA VERANO-TIBURTINA
In questo caso il progetto è finanziato con fondi ministeriali per un importo complessivo di 23,45 milioni di euro. All’interno del quadro economico approvato dalla Commissaria Straordinaria non è prevista la fornitura di nuovo materiale rotabile, che verrà ottenuto dal rinnovo del parco esistente dell’ATAC (55 nuovi tram, di cui 40 già finanziati).
È prevista la redazione e la conseguente approvazione del Progetto Definitivo entro il III trimestre del prossimo anno: successivamente, Invitalia potrà quindi pubblicare la gara per l’appalto integrato e aggiudicare l’intervento entro fine 2023.
Il Progetto Esecutivo dovrà essere redatto e approvato per il I trimestre 2024; l’esecuzione dei lavori avverrà tra marzo e ottobre 2024, con una durata complessiva di 240 giorni. Dopo 60 giorni di preesercizio, a fine dicembre 2024 la linea potrà essere inaugurata.
METROTRAMVIA G
La tramvia Termini-Giardinetti-Tor Vergata seguirà un iter più lungo, in quanto unica linea ad essere sottoposta a procedura di VIA. Nel quadro economico dal valore di 213,82 milioni di fondi ministeriali sono inclusi anche gli interventi per l’ammodernamento del deposito di Centocelle (lato ovest) e per la fornitura di 22 vetture tramviarie.
Dall’ultimo aggiornamento disponibile, la Commissaria ha acquisito in data 10 giugno 2022 il parere favorevole con prescrizioni da parte della Soprintendenza di Roma. Tra le prescrizioni più importanti emerge il divieto di posa della rete aerea nelle aree di via Giolitti e di piazza di Porta Maggiore, dove è però già presente sin dall’inaugurazione del “trenino” nel 1916.
Il Progetto Definitivo sarà approvato per il III trimestre 2023, quindi Invitalia potrà aggiudicare l’appalto integrato, comprensivo della redazione del Progetto Esecutivo e della realizzazione dei lavori, entro la fine del 2023.
La redazione del Progetto Esecutivo dovrà concludersi per mese di marzo 2024 ed i cantieri apriranno subito dopo. La conclusione dell’opera è prevista dopo 1170 giorni di lavori a luglio 2027 con la tramvia che sarà inaugurata entro il mese di agosto 2027.
CONCLUSIONI
Analizzando le prospettive che offre il cronoprogramma aggiornato redatto dalla Commissaria Straordinaria, emerge un quadro di peggioramento rispetto alle stime precedenti: la tramvia TVA ha accumulato quasi 6 mesi di ritardo, mentre le restanti circa 1-2 mesi.
Tali slittamenti sono prevalentemente imputabili alla ritardata sottoscrizione delle convenzioni tra Roma Capitale e il MIT. Infatti, nonostante buona parte dei fondi sia stata assegnata tra il 2018 e il 2019, si è giunti alla firma della convenzione solo nel mese di agosto 2022: ciò ha comportato l’impossibilità di accedere ai finanziamenti e dunque di avviare in tempi più rapidi le attività di progettazione.
Infine, Roma Capitale inevitabilmente sconta l’assenza di una propria “stazione appaltante” in termini di allungamento dei tempi tecnici. La società Roma Metropolitane, che in passato ha anche ricoperto tale ruolo, è stata infatti posta in liquidazione nel 2019 dalla precedente Amministrazione Capitolina. Nonostante le promesse della Giunta Gualtieri per il rilancio dell’azienda, nulla sembra cambiato: i lavoratori lamentano continui ritardi nell’erogazione delle buste paga.
Purtroppo, per vedere aperti i primi chilometri della rete nuova tram, sulla base delle stime attuali, sarà necessario aspettare almeno un paio d’anni.
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