Di seguito potete leggere la lettera aperta che abbiamo inviato il 26 aprile 2022 all'Assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Eugenio Patanè, riguardo la tematica della valorizzazione della storia del trasporto pubblico romano.
Gentile Assessore Patané,a seguito di alcuni incontri tenutisi in città sul tema della storia dei trasporti, non ultimo quello organizzato dal “Comitato in Difesa del Polo Museale” di Porta San Paolo, è emersa la volontà di valorizzare fortemente la storia dei trasporti della Capitale, come da decenni chiedono le associazioni e le realtà civiche romane, compreso il blog Odissea Quotidiana.
Quella di un “museo diffuso” dei trasporti, vale a dire l’esposizione in diverse aree della città del patrimonio storico del trasporto pubblico romano, è un’idea che si fa sempre più spazio nel dibattito pubblico. Purtroppo i tentativi realizzati in questa direzione negli scorsi decenni hanno conseguito esclusivamente pessimi risultati.
Ne sono un esempio lampante l’elettromotrice STEFER n°82 conservata presso la stazione Anagnina della Metro A oppure l’elettromotrice urbana n°321 della Tramvia dei Castelli esposta all'interno della rimessa Atac di Grottarossa. Entrambi giacciono esposti in pessime condizioni, nonostante i restauri effettuati in passato, a causa della continua esposizione alle intemperie e/o ad atti vandalici di ogni genere e tipo.
Vorremmo a tal proposito chiarire un aspetto, a nostro avviso fondamentale: l’unico museo diffuso dei trasporti possibile a Roma può e deve essere un museo dei trasporti marciante. È una sfida possibile, con un potenziale turistico e attrattivo enorme.
Già oggigiorno Atac e le associazioni che tutelano la storia del trasporto pubblico hanno a disposizione un enorme patrimonio di veicoli, taluni anche circolanti, che permettano la realizzazione del museo dei trasporti marciante della Capitale.
Negli scorsi anni, l’esperienza del restauro del “Tram 907”, la storica vettura “otto finestrini” costruita nel 1927, ha testimoniato l’enorme interesse dei romani nei confronti della storia del trasporto pubblico ed è stata strumento di sensibilizzazione della cittadinanza non solo relativamente alla tematica dei trasporti storici, ma anche riguardo il fondamentale ruolo rivestito dal sistema del trasporto pubblico ai fini dello sviluppo socio-economico della città di Roma.
Il “Tram 907”, così come le motrici “MRS”, sono alcune delle tante vetture del trasporto pubblico che giacciono inutilizzate all'interno delle rimesse Atac e che potrebbero essere immesse nuovamente in circolazione, con degli sforzi economici relativamente esigui, per eventi organizzati in città.
Al contrario si sta procedendo in questi giorni alla demolizione di alcune vetture tramviarie tipo “Stanga” complete di allestimenti interni originali: queste azioni si pongono in totale contrapposizione all’idea di creare una linea storica “Archeotram” da gestire con 10-15 veicoli di tale tipologia, come avviene a Torino o Bruxelles.
Riteniamo pertanto necessario che gli allestimenti vengano smontati e conservati prima dello smantellamento dei veicoli, in quanto di importanza fondamentale per i rotabili che circoleranno sulla futura linea tram storica.
Ciò su cui vorremmo che si concentrino gli sforzi è la realizzazione, come nelle altre maggiori città europee, di un’area museale dedicata ai trasporti di Roma e connessa alla rete tramviaria cittadina, che consenta parallelamente l’esposizione e il ricovero al coperto dei veicoli storici (sia su gomma che su ferro), che dovranno comunque avere la possibilità di poter uscire in autonomia dall'area museale in occasione di eventi organizzati nel resto della città.
Il deposito della ferrovia Roma-Giardinetti di Centocelle (lato Ovest) potrebbe essere il luogo dove andare a realizzare un progetto di tale portata, considerando la presenza di vincoli sui fabbricati che non ne consentono la trasformazione a rimessa per la nuova Metrotramvia G (Termini-Giardinetti-Tor Vergata), come previsto inizialmente dai progetti.
Tale rimessa è ubicata in un’area para-centrale della città, posta a metà tra il quartiere Centocelle e l’omonimo parco, al ridosso della via Casilina. La zona è facilmente raggiungibile dal centro storico e ben collegata alla città tramite la Metro C: in futuro, sarà raggiunta dalla Metrotramvia G e dalla tramvia di viale Palmiro Togliatti (Ponte Mammolo-Subaugusta).
Il deposito di Centocelle “Parco” (lato Est) resterebbe comunque sufficiente a garantire le attività di manutenzione e rimessaggio dei rotabili delle tramvie Togliatti e Termini-Giardinetti-Tor Vergata.
Nella speranza che il nostro contributo Le sia gradito, restiamo a disposizione per qualsivoglia chiarimento in merito.
Il team di OdisseaQuotidiana
La lettera aperta all'Assessore Patanè - SCARICA IL PDF
elettromotrice STEFER n°82 ad Anagnina |
Tram 907 "otto finestrini" seguita da motrice MRS |
Tram 907 "otto finestrini" |
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