Zingaretti rilancia la promessa di 11 nuovi treni per le ferrovie ex concesse (Roma-Lido e Roma-Civitacastellana-Viterbo), ma i Comitati Pendolari rispondono con scetticismo: “nessuna certezza sui tempi, ecco il nostro conto alla rovescia”.
Firmato il contratto per i nuovi treni
Una “boccata di ossigeno” arriverà sui binari della Roma-Lido e della Roma-Civitacastellana-Viterbo. Dopo l’annuncio in conferenza stampa del 17 settembre scorso, è stato finalmente firmato il primo contratto applicativo con la Titagarh Firema per la fornitura dei nuovi treni destinati alle ferrovie ex concesse. L’accordo stipulato, dal valore di 100 milioni di euro, prevede la fornitura di 11 convogli, di cui 5 per la Roma-Lido e 6 per la Roma-Viterbo (4 per il servizio urbano e 2 per il servizio extraurbano) e la manutenzione in full service per i successivi 10 anni di servizio. Grazie agli ulteriori 153 milioni sbloccati nell’ambito del PNRR, la Regione potrà successivamente stipulare il secondo contratto applicativo che porterà sui binari altri 27 treni.
Forti perplessità da parte dei comitati pendolari
L’annuncio del Presidente di Regione ha tuttavia destato grossi dubbi circa la credibilità degli impegni presi. “È da quando è stata pubblicata la gara, ossia dal lontano 2018, che la Regione pubblicizza come imminente l’arrivo di questi nuovi treni”, ha commentato Fabrizio Bonanni, presidente del Comitato Pendolari Ferrovia Roma-Nord, “ed è per questa ragione abbiamo deciso di istituire un conto alla rovescia”. “Meno 730 giorni, 4 ore e 19 minuti” si legge, al momento della redazione dell’articolo, sulla pagina creata dal Comitato. “Siamo consapevoli che per mettere in servizio un treno servono diversi anni”, ha ricordato Bonanni, “ma proprio per questo abbiamo voluto mettere ordine alle promesse della Regione. Sono già passati 4 anni e non è stato speso ancora un centesimo”.
“L’annuncite” è l’unica cosa che corre sui nostri binari
Il conto alla rovescia del comitato della Roma-Viterbo è stato immediatamente rilanciato sui canali social del Comitato Pendolari Roma-Lido. “Abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa dei nostri “colleghi di sventura”, anche perché al momento sui binari delle nostre ferrovie l’unica cosa che corre è un infinito susseguirsi di annunci”, ha risposto Roberto Spigai dal comitato Roma-Lido. “Noi abbiamo sempre rispettato e creduto alle promesse degli amministratori regionali, ma dopo aver sofferto il taglio di 8 km della Roma-Lido e una frequenza di 26 minuti le promesse stanno a zero”.
Sulla questione si era sbilanciato negli scorsi giorni anche l’assessore capitolino alla mobilità Patanè promettendo che entro la fine di gennaio sulla tratta per Ostia si passerà dagli attuali 4 treni a 7 in servizio.
Pronti altri conti alla rovescia
Per tenere conto delle altre promesse i comitati pendolari sono pronti a lanciare altri countdown: “monitoreremo i cantieri di piazzale Flaminio, fermi dal 2017, quelli dei raddoppi Montebello-Riano e Riano-Morlupo, ma anche i tempi di risposta al nostro esposto circa il mancato rispetto delle norme sul distanziamento sociale a bordo”, ha ammonito Bonanni. Ed è in questo clima di sfiducia che comincia questo 2022 per i pendolari delle ferrovie ex concesse. “Non c’è nessuna sfida politica che vogliamo lanciare alla Regione, meritiamo solo un servizio migliore”.
da Repubblica
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