Ferrovia Roma-Lido, l'ultima vergogna: ora si viaggia a frequenza ridotta. "Mancano i treni"

Ferrovia Roma-Lido, l'ultima vergogna: ora si viaggia a frequenza ridotta. "Mancano i treni"


L’esercizio della ferrovia Roma-Lido potrebbe essere limitato tra EUR Magliana e Lido Centro per mancanza di treni.




Questo è quanto è emerso nell’incontro del 16 luglio scorso tra i Comitati Pendolari e l’assessorato ai trasporti della Regione Lazio. 

Nel frattempo della frequenza a 15 minuti promessa ad inizio luglio non se ne è fatto nulla: la linea viaggia sistematicamente con treni ogni 20-25 minuti, che salgono a 40-45 nelle giornate più “calde”. 

La furia dei pendolari: “abbiamo ricordato alla Regione le innumerevoli volte dal 2015 in cui segnalavamo la crescente carenza di treni affidabili sulle due linee (Roma-Lido e Roma-Viterbo ndr), ma le loro orecchie erano evidentemente chiuse: oggi è arrivata drammaticamente a galla la realtà.”

L’inizio dei guai

Nonostante una lunga storia di disservizi, la ferrovia Roma-Lido continua ad affliggere i pendolari del Litorale e i turisti che vorrebbero raggiungere le spiagge della Capitale con un trasporto sostenibile. 

L’ultima tegola, avevamo raccontato, è piovuta il 1° luglio con lo stop di 4 treni CAF da parte dell’ANSFIFA, l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, che un anno fa aveva sollecitato ATAC a cominciare con le necessarie revisioni generali. 

Privata di 4 treni essenziali, il parco rotabile è sceso a soli 6 treni funzionanti sulla carta: nella realtà ATAC non riesce a far uscire dal deposito più di 4 treni al giorno, con attese medie di 20 minuti che al primo guasto sono pronte ad aumentare. 

Il rimpallo di competenze sulle manutenzioni

Il precipitare delle condizioni ha costretto il Comitato Pendolari Roma-Lido ad indire una manifestazione sotto la sede della Regione Lazio, ente proprietario della linea, alla quale è seguito un incontro che certamente non ha raffreddato gli animi. 

La manutenzione dei treni viaggia su due binari paralleli: da una parte i treni CAF, per i quali ATAC ha aggiudicato una gara finanziata con soldi ministeriali, dalla altra parte i treni MA200, di cui si occuperà la Regione Lazio. 

Per i primi, si legge dagli atti di gara, serviranno ben 210 giorni a treno, per i secondi invece: “è praticamente ancora tutta da iniziare”, riportano i Comitati Pendolari Roma-Lido e Roma Nord nel comunicato congiunto, “un primo contratto parziale finanziato che prevede l’invio di alcuni treni fino a Brindisi (2 alla volta – la prima spedizione d’un treno alla manutenzione non prima di agosto)”.

E mentre tra i due assessori ai trasporti (regionale e comunale) volano stracci, la situazione di crisi ferroviaria si protrarrà, plausibilmente, almeno fino al 2022. Ma non finisce qui.

L’ipotesi taglio a Lido Centro ed EUR Magliana

La mancanza sistemica di treni, unitamente al rientro dei pendolari dalle vacanze estive, potrebbe costringere l’ATAC a tagliare i rami “meno utilizzati” della ferrovia.

Sebbene non ci sia ancora nulla di definito, l’ipotesi ufficiosa è quella di amputare la linea a Lido Centro, servendo le stazioni meno frequentate di Stella Polare, Castel Fusano e Colombo con un servizio sostitutivo. Se anche questa misura non dovesse bastare, un’altra sforbiciata potrebbe avvenire per le stazioni Porta San Paolo e Basilica San Paolo, già servite dalla metro B, con la limitazione del servizio ad EUR Magliana. Sarà la disponibilità dei treni giorno per giorno a definire fino a dove potrà esserci il servizio ferroviario.

L’incognita dell’extrarapido

E se questo non bastasse con l’inizio del nuovo anno, si legge nel comunicato congiunto, dovrebbero iniziare i lavori per il montaggio dell’interruttore extrarapido, anche detto “sistema scattato”. 

L’installazione dell’extrarapido consentirà in caso di guasto di interrompere l’alimentazione elettrica in linea, evitando il ripetersi di episodi incresciosi come quello del treno andato flambè il 2 aprile scorso. 

I fondi, lamentano i Comitati, erano già disponibili nelle casse della Regione dal 2016 quando fu stipulato il Patto per il Lazio, ma saranno spesi con 5 anni di ritardo. Tra le ipotesi sul tavolo c’è quella di interrompere nel 2022 la linea parzialmente o completamente per consentire alle ditte di lavorare in maniera più veloce.

La gara dei nuovi treni

Il 20 febbraio 2018, veniva pubblicata sul sito della centrale degli acquisti della Regione Lazio la gara per l’acquisizione del materiale rotabile: un accordo quadro dal valore di 315 milioni di euro per 32 nuovi treni, di cui 20 destinati alla Roma-Lido. 

Attualmente la Regione dispone di soli 100 milioni di euro, sufficienti per 5 treni della Roma-Lido e 6 per la Roma-Viterbo e si sta attendendo, da diversi mesi, l’apertura delle buste con le offerte. Nella migliore delle previsioni, quindi, i nuovi treni non arriveranno ad Ostia prima del Giubileo 2025. 

“I Comitati Pendolari hanno detto all’Assessorato che non intendono accettare passivamente decisioni che scaricano incapacità e inettitudini del passato regionale su cittadini e passeggeri, costretti ad inventarsi un trasporto “alternativo” in automobile per la chiusura di servizi pubblici essenziali … per mesi. 

Un indicatore del livello di inadeguatezza dei decisori politici e amministratori pubblici è misurato dalla frequenza e dalla durata dei servizi, impianti, trasporti, ecc., che “gestiscono” chiudendoli!”, conclude con amarezza il comunicato congiunto, “ogni volta che li incontriamo in Regione spostano avanti i tempi delle cose pubblicizzate a mezzo stampa.”

da Repubblica






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