La vettura, risalente al 2011, è stata avvolta dalle fiamme in pochi minuti, lasciandone i resti carbonizzati. Per fortuna le persone a bordo sono rimaste illese. Sul posto i Vigili del Fuoco che hanno rimosso i resti dell’autobus.
Un flambus notturno
A bruciare nel cuore della notte non è stato il consueto autobus dell’ATAC, bensì un BMB M240LU Avancity+ della Roma TPL, il consorzio privato che dal 2010 gestisce circa il 20% del trasporto di superficie della Capitale. Nulla da fare per la vettura 9591, che in pochi minuti è stata avvolta dalle fiamme. L’incendio distruttivo ha lasciato solo l’intelaiatura del mezzo, che è stata rimossa con una gru dai Vigili del Fuoco giunti pochi minuti dopo sul posto. Il mezzo in questione risaliva al 2011 e faceva parte della prima fornitura che Roma TPL aveva acquistato per il servizio periferico della Capitale.
L’epilogo di una lunga sequela
Guardando agli autobus “flambè” della Roma TPL, l’ultima volta era stato sempre un Avancity+ a bruciare in via Giulio Galli, mentre prestava servizio come navetta autisti il 7 novembre scorso. Contando anche gli episodi di ATAC, si tratta del nono autobus dall’inizio dell’anno ad essere coinvolto in un principio di incendio. Precedentemente era stato un Citelis di ATAC su via Portuense, in servizio sulla linea 774.
Nessuna certezza sul futuro della TPL
In questi anni Roma TPL, pur continuando ad adempiere agli obblighi contrattuali, ha rallentato fortemente il rinnovo del parco veicolare. Ad oggi l’età media degli autobus si attesta intorno agli 8 anni di età, mentre 4 anni fa la flotta aveva la metà degli anni. Proprio per questa vetustà del parco mezzi, sempre più vetture non hanno più l’aria condizionata, costringendo pendolari ed autisti a viaggiare e lavorare in condizioni di sofferenza. Questa scelta deriva dal fatto che dal 2018 la Roma TPL avrebbe dovuto cedere il passo a due nuove aziende, scelte secondo i criteri dalla gara europea che l’amministrazione Raggi avrebbe dovuto bandire. Purtroppo, tra errori grossolani e ricorsi al TAR, la gara è stata rifatta due volte: nel frattempo il Comune ha dovuto continuare ad affidarsi a Roma TPL per scongiurare l’interruzione del servizio pubblico. “L’ultima proroga è stata fatta nel novembre 2019 e scadrà a fine ottobre 2020”, affermava tempo fa l’assessore ai trasporti Pietro Calabrese. Non ci doveva essere la quarta proroga del contratto, ad oggi siamo all’ottava. E mentre il servizio decade, la rabbia degli autisti e dei pendolari cresce.
da La Repubblica
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