Dopo le metrotramvie, il sistema tramviario di Movéte Roma si sviluppa seguendo assi di forza dove le linee autobus risultano già oggi sovraccaricate. Partiamo dal sistema centrale: il cardo, ossia la linea nord-sud, e il decumano, da est a ovest
L’asse centrale nord-sud è costituito dal tram sul lungotevere, detto Lungotram, che non è altri che la trasformazione dell’autobus 23.
La prima tratta fondamentale del Lungotram va da piazza del Risorgimento alla Piramide, interconnettendosi più volte alla rete esistente sui ponti del Tevere. Il completamento della linea avviene a nord con il tram della Musica e a sud con il tram sull’Ostiense fino a Basilica di San Paolo.
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Guardando anche allo scenario di sviluppo del PUMS si nota proprio l’assenza di un asse traversale, che consentirebbe di chiudere molte maglie della rete. Su tale infrastruttura infatti, oltre al 23, si potrebbero innestare anche l’attuale 280 e ripristinare l’Esterna Destra e l’Esterna Sinistra, le circolari Rossa e Nera che oggi continuano ad esistere con i bus notturni N3D e N3S.
L’altro asse di forza è il decumano est-ovest rappresentato dalla linea TVA, un acronimo che sta per Termini-Vaticano-Aurelio. La linea si sviluppa dalla stazione centrale lungo via Nazionale, piazza Venezia, corso Vittorio Emanuele II, via Gregorio VII fino ad Aurelia Cornelia.
Dal punto di vista progettuale, questa infrastruttura è decisamente più avanti rispetto al Lungotram. Il 15 gennaio 2021 il Comune ha infatti consegnato il progetto della TVA al Ministero Infrastrutture e Trasporti che lo finanzierà integralmente con 300 milioni di euro. Si tratta certamente di un’infrastruttura sulla quale il prossimo sindaco dovrà lavorare per trasformarla in realtà.
Così come per le strade degli antichi romani, Movéte Roma assicura alla città moderna le infrastrutture tramviarie cardo-decumano fondamentali: candidati sindaci, movéte Roma!
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