Come ben sapete il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ha definito una serie di direttrici tramviarie, alcune delle quali hanno già avuto accesso al finanziamento del Ministero Infrastrutture e Trasporti
Il 31 dicembre 2018 la giunta comunale ha ottenuto il finanziamento per due linee: la tramvia Tiburtina, da piazzale del Verano fino alla stazione, e la tramvia Togliatti da Subaugusta a Ponte Mammolo. Alla prima sono stati assegnati 23,5 milioni, alla seconda 184.
A queste cifre bisogna sommare i 160 milioni richiesti per la fornitura di 50 tram di nuova generazione che andranno a sostituire in larga parte i gloriosi Stanga Tibb. Inoltre, nell’aprile del 2019, il Ministero ha dato l’ok al metrotram G Termini-Tor Vergata con un ulteriore investimento da 213 milioni di euro.
In totale questi progetti hanno quindi un valore di più di mezzo miliardo di euro: mai si è investito così tanto sui tram a Roma.
Altri progetti che riceveranno l’ok nel corso del 2021 sono la tramvia Termini-Vaticano-Aurelio, che connetterà la stazione a via Nazionale, Corso Vittorio Emanuele II e via Gregorio VII e la tramvia dei Fori Imperiali, altri progetti importanti dal valore di 300+200 milioni di euro. Le istanze di finanziamento sono state presentate dal comune il 15 gennaio 2021.
Con Movéte Roma chiediamo ai candidati sindaci una cosa molto semplice: non fate ca**ate. Per troppo tempo a Roma, ad ogni cambio di sindaco, il nuovo arrivato ha deciso di rinnegare il passato disfando progetti fondamentali per la città. È il caso della metro C, che aveva bisogno di una continuità amministrativa, e che invece è stata bloccata sotto piazza Venezia.
Per evitare di ripetere gli errori è necessario che i progetti tramviari che ho menzionato vengano portati a compimento, prima che i fondi vengano ritirati dal Ministero tra il 2022 e il 2024 per inadempienza.
Rinnegare il buono delle amministrazioni passate significa uccidere il futuro della città: candidati, movéte Roma!
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