Roma-Lido e Roma-Viterbo: Esposto dei pendolari al Prefetto

Roma-Lido e Roma-Viterbo: Esposto dei pendolari al Prefetto


I Comitati Pendolari della Triplice Intesa (Comitato Pendolari Ferrovia RomaNord, Comitato Pendolari della Roma-Lido,  Sferragliamenti dalla Casilina) hanno presentato un esposto al Prefetto di Roma sulle cautele per la prevenzione del rischio da  Covid19 NON ATTUATE  da ATAC , sollecitata  a più riprese unitamente alla RegioneLazio  ad implementare interventi mirati a prevenire la possibilità di contagi fra i pendolari, in considerazione dei vari DPCM varati dal governo e dalle direttive emanate dalla Regione Lazio.





PERCHE’ un ESPOSTO al PREFETTO di ROMA ?

Le ferrovie regionali Roma Lido, Roma Nord e Roma Giardinetti non hanno mai goduto di buona salute, considerate di serie B rispetto a metropolitane e linee regionali gestite da Trenitalia.

La pandemia ha peggiorato le condizioni generali di viaggio ed ha determinato una situazione in cui la sicurezza dei viaggiatori viene messa a rischio per molte inadempienze del gestore del servizio, ATAC S.p.A. e per l'assenza di qualsiasi forma di controllo da parte dell'ente proprietario, Regione Lazio, e del Comune di Roma in quanto proprietario di ATAC.

I trasporti pubblici collettivi di linea sono un settore sensibile per la facilità di divenire luogo di trasmissione del virus, come riconosciuto anche dai vari DPCM succedutisi.

I Comitati Pendolari della Triplice Intesa (Comitato Pendolari Roma Nord, Comitato Pendolari Roma Ostia, Sferragliamenti dalla Casilina), preoccupati dalla ripresa della pandemia, già prevista ed attesa, e per le conseguenze che la diffusione del Covid può avere sui viaggiatori, dopo aver sollecitato formalmente Regione e ATAC a più riprese, fin da primavera scorsa, interventi mirati a prevenire la possibilità di contagi fra i pendolari, anche alla luce dei vari DPCM varati dal governo e dalle direttive emanate dalla Regione Lazio, avendone constatato l'inerzia o l'incapacità hanno deciso di presentare un esposto al Prefetto.

📌Cosa ?

I tre Comitati hanno analizzato in dettaglio le prescrizioni delle Ordinanze del Presidente delle Regione Lazio e dei D.P.C.M. del Presidente del Consiglio, con particolare riguardo agli allegati 15 ai DD.P.C.M. del 13, 18, 24 ottobre e 03 novembre 2020, che non vengono rispettate e implementate dal principale gestore del trasporto pubblico dell’area romana: ATAC S.p.A..

Il Prefetto è la autorità territoriale preposta alla verifica dell'applicazione delle disposizioni contingibili e urgenti e pertanto può intervenire, qualora ravvisi che queste non vengano rispettate.

L'esposto presentato dai Comitati Pendolari è un raffronto circostanziato di tutte le prescrizioni di legge che non trovano riscontro con l'applicazione concreta nella realtà, e chiede un intervento dell'autorità di controllo. 

Di seguito una sintesi delle evidenze contenute nell'esposto.

 ðŸ“ŒIgienizzazione e sanificazione

▶️Non si hanno notizie certe sulla tipologia e frequenza delle operazioni di igienizzazione e di, conseguente, sanificazione dei convogli.

Al contrario, dall’esame diretto delle superfici dei vagoni dei treni e dallo stato delle griglie e feri-toie di captazione e di emissione degli impianti di ricircolo di aria, si deve ritenere che la stessa pulizia e detersione ordinaria delle superfici sia insufficiente, pur costituendo la pre-condizione per non favorire l’allocazione degli agenti patogeni su superfici grasse, sporche, polverose o im-brattate.  

Di contro Allegato 15 prescrive che: “La sanificazione e l’igienizzazione dei locali, dei mezzi di trasporto e dei mezzi di lavoro deve riguardare tutte le parti frequentate da viaggiatori e/o lavoratori ed essere effettuata con le modalità definite dalle specifiche circolari del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità”;

▶️ Si hanno evidenze documentali che ATAC S.p.A. eserciti gli impianti di condizionamento, presenti a bordo dei treni del tipo CAF300/400 (100% delle rotabili Metro A, 70% della Metro B e 60% della Roma Lido - si ritiene anche su altre tipologie di mezzi in servizio sulle ferrovie concesse e linee tranviarie), non assicu-rando il ricambio dell’aria immessa dalle bocche di erogazione dei mezzi, in modo integrale od almeno prevalente, con area primaria esterna ai vagoni. Viceversa la norma chiede, “…anche con specifici interventi tecnici…”  di  “Realizzare … la massima areazione naturale dei mezzi.  

▶️Non abbiamo evidenze di monitoraggi microbiologici, con prelievo campioni, degli impianti di condizionamento dei convogli, con particolare riguardo ai condotti interni e alle feritoie di uscita dei condotti d’aria; tale onere a nostro avviso dovrebbe ricadere sulle autorità sanitarie Regionali e sull’ARPAL, in raccordo coi gestori dei servizi. 

Per capire cosa succede realmente sui servizi di pulizia, igienizzazione e sanificazione, bastereb-be sapere se e quali risorse aggiuntive siano state stanziate a favore delle ditte di pulizia in ap-palto. 

La prassi è spesso che le aziende chiedono alle ditte di pulizia di fare gli interventi aggiun-tivi con le stesse risorse mentre il DPCM prescrive che: “… le aziende di trasporto pubblico … adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi, ripetuti a cadenza ravvicinata.”.

▶️Non in tutte le stazioni/fermate del sistema metro-ferro, gestito da ATAC, ci sono dispenser di di-sinfettante per mani; ove installati, i dispenser sono per lo più inadeguati a un uso massivo.

 ðŸ“Œ Affollamento

▶️Non si ha notizia del necessario contingentamento numerico degli accessi alle fermate del me-tro-ferro. Ma si devono anche “predisporre idonei sistemi atti a segnalare il raggiungimento dei livelli di saturazione stabiliti;” “prevedere l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza e/o telecame-re intelligenti per monitorare i flussi ed evitare assembramenti, eventualmente con la possibilità di diffusione di messaggi sonori/vocali scritti;”.    

Non si ha neppure notizia dei dati retrospettivi di frequentazione delle singole stazioni delle ex concesse, che doveva fornire Roma Agenzia servizi per la mobilità. Neppure si ha evidenza della installazione da parte del Gestore di sistemi di conta persone all’ingresso dei vagoni o delle banchine di stazione.

📌Separazione flussi ingresso/uscita dai mezzi e dalle stazioni

▶️Nulla di attuato per quanto attiene alla seguente obbligo normativo: “prevedere che la salita e la discesa dei passeggeri dal mezzo avvenga secondo flussi separati:“ . I viaggiatori si collocano dove ritengono più opportuno sia in banchina, che in piedi sul treno.

📌Comunicazione

▶️Manca o è largamente insufficiente una chiara e semplice comunicazione in ogni contesto (stazioni ferroviarie, metropolitane, mezzi di trasporto, etc.), mediante pannelli ad informazione fissa e mo-bile, che è un punto essenziale per comunicare le necessarie regole comportamentali nell’utilizzo dei mezzi di trasporto.

📌  Potenziamento del servizio

▶️Per il settore del metro-ferro NON è stato ripristinato l’orario ufficiale ordinario pre Covid. L'orario attuale prevede ancora una sostanziale riduzione delle corse, oltre a  soppressioni.

▶️Gli Allegati 15  legittimano i Gestori dei servizi di trasporto a raggiungere specifici livelli massimi di affollamento dei mezzi (il famoso “80%” che ci ha “fregato la salute” tra settembre e ottobre) solo “...nel caso in cui le altre misure non siano sufficienti ad assicurare il regolare servizio di tra-sporto, anche extraurbano…”.  Ma delle “altre” misure di potenziamento del servizio, aumento delle corse in orario di punta, servizi automobilistici di rinforzo (non di sostituzione) alle cor-se non effettuabili coi treni, ecc., sulle nostre linee ferroviarie regionali ex concesse, noi non ne abbiamo vista alcuna, né da parte di ATAC S.p.A., né da parte della proprietà regionale.

📌Attività di controllo

▶️ Nulla di visibile circa interventi a bordo treno, da parte di addetti ATAC o della Sicurezza per il rispetto e l’eventuale sanzione dell’obbligo seguente: “All’ingresso e nella permanenza nei luoghi di accesso al sistema del trasporto pubblico (stazioni ferroviarie, autostazioni, fermate bus, ecc.) e all’interno dei mezzi, è obbligatorio indossare una mascherina di comunità, per la protezio-ne del naso e della bocca.” .  

In molte stazioni si è ridotta o è sparita ogni attività di controlleria e di vigilanza anche a bordo treni.

📌  Accessibilità

▶️Il Gestore ha chiuso tantissimi accessi/uscite possibili di banchine e stazioni; ciò ha portato ad una ingiustificata riduzione delle vie di entrata/uscita e all’allungamento dei percorsi. Sono stati resi inutilizzabili importanti impianti di traslazione delle stazioni e fermate.  Coloro che  hanno gravi difficoltà deambulatorie, non possono usare stazioni prima accessibili (ad es. EUR Magliana, Porta S.P.-Piramide) per le modifiche e limitazioni operate ai varchi e percorsi di entrata/uscita.

da Comitato Pendolari Roma-Lido




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