La pandemia ha comportato, tra le tante cose, un problema di incassi per le Aziende di trasporto pubblico, sia per il calo di biglietti e abbonamenti venduti, sia per la riduzione del servizio svolto.
La pandemia ha comportato, tra le tante cose, un problema di incassi per le Aziende di trasporto pubblico, sia per il calo di biglietti e abbonamenti venduti (che però sono solo una quota degli introiti), sia per la riduzione del servizio svolto (tutte le Aziende ricevono contributi dai Comuni in proporzione al numero di km che percorrono bus, tram, Metro).
Il Governo, nel superiore interesse di garantire la sopravvivenza del servizio, ha stabilito una serie di misure a tutela delle Aziende di trasporto pubblico, tra cui la non-penalizzazione per il servizio non effettuato, e il ristoro con fondi statali dei mancati incassi da biglietti e abbonamenti.
Questo significa che da marzo ad ATAC viene pagato sempre e comunque il 100%. Un esempio: ad Aprile il servizio reale con gli autobus è stato il 75%, per il Comune è stato il 100%. Un altro esempio paradossale: a luglio il servizio dei filobus è stato 0% (ZERO!), ma il Comune ha pagato il 100% (Nota: il servizio reale viene pagato a tariffa piena, mentre la quota “bonus” che serve a raggiungere il 100%, viene pagata con tariffa leggermente scontata di un 25%).
Ora viene la parte interessante. Da contratto il Comune deve PROGRAMMARE il servizio da chiedere ad ATAC entro il 31 ottobre dell’anno precedente (il 2019 nel nostro caso – ben prima dell’emergenza covid), inoltre per rispettare gli obiettivi del concordato, ATAC nel 2020 doveva INCREMENTARE il servizio.
Ebbene, il Comune nel 2019 ha chiesto ad ATAC un servizio RIDOTTO per il 2020. Un fatto incomprensibile, viste le centinaia di bus nuovi arrivati da Agosto 2019 ad oggi (almeno +500), e che comporta anche un danno per ATAC.
Vediamo nel dettaglio. Il servizio annuo indicato nel contratto per gli autobus è pari a 95,5 MilioniKm (MLNkm), nel Concordato l’obiettivo su gomma per il 2020 è 94,6 MLNkm. La media del servizio programmato dal Comune negli anni 2015-2019 è pari a 94,2 MLNkm/anno.
Nel 2020 il servizio richiesto è pari a solo 87 MLNkm (i dati dei mesi ottobre-dicembre non sono ancora disponibili e sono stati stimati in proiezione).
Non essendo stati programmati, oltre 7 MLNkm non potranno essere rimborsati come “bonus”. La “perdita” per ATAC, conteggiata da marzo e stimata in proiezione fino a dicembre, equivale a 15,4 Milioni€
TRAM
Il servizio tram indicato nel Contratto è pari a 4,8 MLNkm, il Concordato ne richiedeva 4,7. La media del programmato 2015-2019 è di 4,9. Il Comune per il 2020 ne ha programmati solo 4,2, per una “perdita” di “bonus” per ATAC stimata in 3,2 Milioni€
FILOBUS
L’8 luglio 2019 fu attivato il “corridoio della mobilità” sulla Laurentina grazie al recupero di 45 nuovi filobus modello Breda. Si aggiungevano ai 30 filobus Trollino già in servizio da anni sulla Nomentana.
C’era quindi da aspettarsi che il Comune incrementasse il servizio programmato per il 2020, e così fu, ma solo fino ad aprile, poi da maggio è stato previsto(?) un crollo rispetto al 2019, che va avanti almeno fino a settembre (ultimo mese di cui sono stati pubblicati i report da ATAC).
Casualmente proprio a maggio scadeva il contratto per la manutenzione dei 45 Breda (e non si sa quando riprenderanno a circolare).
Almeno altri 1,7 Milioni€ di “perdite bonus” stimate per ATAC, solo da maggio a settembre
A margine, notiamo una curiosità. Il servizio REALE con i bus, svolto a gennaio 2020 è stato pari a 7.189.587 km, che rispetto al programmato:
2019: (7.189.587/8.080.295)= 89%
2020: (7.189.587/7.191.268)= 100%
(basta diminuire il programmato sulla carta, e il servizio in percentuale aumenta fino al 100%).
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