Dovevano essere pronti per il prossimo anno, ma probabilmente non arriveranno prima del 2025: slitta ulteriormente l’aggiudicazione del bando per l’acquisto dei nuovi treni delle ferrovie Roma-Lido e Roma-Civitacasellana-Viterbo
Quasi due anni fa, il 20 febbraio 2018, veniva pubblicata sul sito della centrale degli acquisti della Regione Lazio la gara per l’acquisizione del materiale rotabile.
La forma scelta era quella della procedura ristretta, con la sottoscrizione di un accordo quadro dal valore di 315 milioni di euro per 20 treni della Roma-Lido e 12 treni per la Roma-Viterbo, di cui 6 urbani e 6 extraurbani e relativa manutenzione full service per 10 anni.
L’accordo quadro, tuttavia, al tempo non fu completamente finanziato: dei 315 milioni richiesti la Regione mise sul piatto 100 milioni, sufficienti per 5 treni della Roma-Lido, 4 urbani e 2 extraurbani per la Viterbo.
La scadenza naturale della presentazione delle manifestazioni di interesse fu fissata per il 30 marzo dello stesso anno, con il primo treno in servizio su entrambe le linee nel corso del 2021.
Dal settembre 2018 al settembre successivo fu affissa la pre-informativa, secondo le procedure di trasparenza europee, quindi il vero e proprio bando di gara con l’invio delle offerte entro il 28 febbraio 2020.
La ventata di novità delle elezioni regionali, che videro vincitore Nicola Zingaretti, si fermò con la campagna elettorale stessa:
- con Determinazione n. G01121 del 07/02/2020 sono stati prorogati i termini temporali indicati nella Lettera d’Invito inviata agli operatori economici, fissando il nuovo termine perentorio per far pervenire tutta la documentazione richiesta per le ore 12.00 del giorno 30/04/2020;
- con Determinazione n. G02629 del 09/03/2020 è stato approvato il quadro tecnico economico del “Primo Contratto Applicativo relativo alla fornitura di n. 11 convogli complessivi da adibire a servizio di trasporto pubblico”;
- con nota prot. n.264485 del 2/4/2020 è stata comunicata la sospensione dei termini inerenti la procedura di affidamento dell’appalto in argomento, per un periodo di 52 giorni, in quanto procedura già pendente alla data del 23 febbraio 2020, in attuazione dell’articolo 103 del decreto legge 17 marzo 2020, relativo alle procedure disciplinate dal decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, portando il termine perentorio per la presentazione delle offerte alle ore 12:00 del 22/6/2020;
- con successiva nota prot. n.352782 del 17/4/2020 è stato comunicato il prolungament odella sospensione dei termini inerenti la procedura di affidamento dell’appalto in argomento, per un periodo complessivo di 82 giorni dalla data di cui alla Determinazione n. G01121 del 7/2/2020, in attuazione dell’art. 37 del decreto-legge n. 23 dell’8 aprile 2020, relativo alle procedure disciplinate dal decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, portando il termine perentorio per la presentazione delle offerte alle ore 12:00 del 21/7/2020;
- con Determinazione Dirigenziale n. G07595 del 26/06/2020 sono stati prorogati i termini temporali indicati nella Lettera d’Invito inviata agli operatori economici, fissando il nuovo termine perentorio per far pervenire tutta la documentazione richiesta per le ore 12.00 del giorno 31/08/2020;
In ultimo, con l’ennesima Determinazione Dirigenziale n. G09383 del 06/08/2020 la Regione ha fissato il nuovo termine perentorio per far pervenire tutta la documentazione richiesta per le ore 12.00 del giorno 30/10/2020.
In estrema sintesi con questo quinto rinvio in un meno di un anno, la Regione Lazio si appresta a far rimandare l’aggiudicazione della gara pubblicata due anni or sono in piena campagna elettorale, confermando in un certo senso i sospetti dei più maliziosi.
D’altra parte i contatti dei Comitati Pendolari con l’assessore ai trasporti Alessandri sono sempre più radi, se non completamente sospesi anche a causa della compromessa situazione sanitaria.
Ringraziando Fabrizio Bonanni e Maurizio Messina, presidenti rispettivamente dei comitati pendolari Roma-Viterbo e Roma-Lido, auspichiamo che questo sia l’ultimo rinvio a dei treni che i pendolari dell’Urbe e del Lazio non possono più aspettare.
Fonte Regione Lazio e Odissea Quotidiana
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