Non sono solo i tempi biblici sulla riapertura di Repubblica a far polemizzare romani e turisti sullo stop di un’importante fermata della metro di Roma. Perché, tra le pieghe del giallo-Repubblica, si può scorgere un dato interessante, quasi un inedito negli archivi della cronaca romana degli ultimi anni: i commercianti amano le metro e i mezzi pubblici
Una polemica che nasce dalla levata di scudi dei commercianti romani (con tanto di comitato ad hoc) in seguito alla chiusura prolungata (4 mesi) della stazione della Metro A Repubblica.
Fermata tutt’oggi chiusa, con i negozianti che hanno – giustamente – sottolineato i danni causati al commercio dal modesto funzionamento dei mezzi pubblici.
“Commercianti e trasporto pubblico solitamente non vanno d’accordo e lo vediamo ogni volta che vengono messi cordoli e preferenziali davanti a esercizi commerciali – spiega Tortorelli a Radiocolonna – ora i negozianti si sono accorti del danno economico enorme provocato dalla chiusura di una stazione della metropolitana”.
Il blogger sottolinea come a Roma, da tempo, ci siano decine di stazioni della metropolitana che non hanno visto la luce e che dovrebbero provocare la stessa indignazione.
“Mi riferisco alla stazione Chiesa Nuova della Metro C, alla stazione Fermi su viale Marconi, alla stazione Trastevere – conclude – insomma, tutte le stazioni mai realizzate devono considerarsi chiuse.
Se la sola Repubblica provoca un danno importante all’economia della zona, a quanto ammonta il danno per la città causato dalla mancata apertura delle stazioni della metropolitana?”.
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