La sindaca ha dichiarato che i lavori per lo stadio inizieranno nel 2019. Perchè il cantiere possa aprire l'Aula Giulio Cesare deve approvare una variante urbanistica. Ma non tutti sembrano d'accordo, anzi a dire la verità sono più le voci contro
A remare contro le previsioni della prima cittadina, ci sono i dubbi che, la relazione del Politecnico di Torino, non ha sgomberato.
Dubbi che serpeggiano tra la maggioranza capitolina e che non risparmiano nemmeno i territori interessati dal progetto.
Lo stadio ed il traffico cittadino
"Io ero contrario alla realizzazione del business park, ma ero favorevole alla realizzazione di uno stadio a Tor di Valle – ammette Paolo Mancuso, presidente della commissione Urbanistica nel Municipio IX – dopo aver letto la relazione del Politecnico ho cambiato idea. Basta infatti realizzare anche solo lo stadio per bloccare il traffico cittadino".
L'uso dell'auto
L'analisi di Mancuso, recentemente passato dal M5s al gruppo misto, parte dallo lettura della relazione affidata all'università piemontese.
"Abbiamo convocato due sedute di commissione per leggerla e lo abbiamo fatto perchè preferiamo essere informati prima che si arrivi al voto della variante urbanistica" spiega l'ex grillino.
Cos'è emerso nella commissione?
Facciamo finta di credere che in sei mesi riescano a trasformare la Roma Lido in una metropolitana con un passaggio ogni tre minuti e che la metà dei tifosi di uno stadio che può contenere 55mila spettatori si affidino al trasporto pubblico. Anche volendoci credere c'è un problema: l'uso dell'auto per l'altro 50% dei romani.
Il blocco del traffico
La conclusione a cui è giunto il presidente della commissione Urbanistica è tranchant.
"Basta lo stadio per mandare in blocco il traffico. E questo succede perchè, già oggi, sul Raccordo transitano 6000 auto.
Allora basta che una piccolissima percentuale di tifosi decida di prendere il mezzo privato per raggiungere o lasciare Tor di Valle, per andare ad incrementare quella cifra.
E con 6800 auto, leggiamo nella relazione del Politecnico, si arriva al blocco del traffico".
Perchè leggere la relazione del Politecnico
La contrarietà della commissione non è per ora sfociata in nessun atto concreto.
Fermo restando che i municipi possono esprimere solo un parere consultivo, è significativo il fatto che il presidente di una commissione urbanistica, grillino della prima ora solo di recente transitato nel gruppo misto, prenda le distanze dal progetto proprio dopo aver letto la relazione.
"Per noi era importante conoscere cos'era contenuto in quel documento prima che si arrivasse alla votazione della variante urbanistica – ribadisce Mancuso – è meglio essere informati che fidarsi ciecamente. Per quanto riguarda il pubblico interesse, valuteremo quando arriverà la delibera presentata da Grancio e Fassina".
La posizione contraria
Le decisioni finali spettano sempre al Campidoglio che, d'altra parte, non ha nemmeno richiesto il parere dell'altro ente di prissimità interessato, quello di Arvalia.
Resta il fatto che, anche nel Municipio IX, inizia a serpeggiare un malumore. "Dopo aver letto la relazione, siamo diventati tutti contrari in commissione – conclude Mancuso – almeno stando a quanto ho potuto verificare fin'ora".
Da RomaToday
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