Sull’inserto curato dall’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità e pubblicato sui quotidiani free press Leggo e Metro, venerdì 15 febbraio campeggiava un titolo da far strabuzzare gli occhi: ben 609 milioni di euro a disposizione delle ferrovie!
L’orgia di finanziamenti di cui si legge sui giornali in questi giorni, gratta gratta sono notizie vecchie oppure il libro dei sogni.
Chi scrive sui giornali avrebbe il dovere di far capire ai lettori come stanno esattamente le cose e dovrebbe documentarsi bene. Nell’articolo citato invece si assiste ad un mix di dati e notizie messe alla rinfusa, così da confondere il lettore.
Noi pendolari le informazioni le abbiamo di prima mano quando incontriamo le controparti istituzionali, ma non ci accontentiamo ed andiamo sempre ad incrociare dati e numeri con quanto riferitoci in incontri precedenti, con quello che risulta a noi e quello che verifichiamo sul campo.
Così, tanto per fare un po’ di chiarezza, come Pendolari della Roma Lido precisiamo che:
- l’unica cosa concreta che esiste ad oggi è la gara per l’acquisto di 11 treni (5 per la Roma Lido e 6 per la Roma Viterbo), di cui è stato pubblicato il bando. Il primo treno per la Roma Lido, se non ci saranno intoppi di tipo amministrativo (ricorsi, ecc…) , arriverà a primavera inoltrata 2022, gli altri a seguire, a distanza di mesi, così che la fornitura facilmente terminerà nel 2023;
- i famosi 180 milioni della Regione (Patto per il Lazio) sbandierati anche nell’articolo, sono “in circolazione” da 3 anni, quando a gennaio 2016 Zingaretti annunciava l’arrivo dei soldi e la svolta della linea. (cfr. post del 14 febbraio sul nostro blog: ostiaroma.wordpress.com). La fruibilità di tale somma è legata alla definizione del dettaglio di come e dove potrà essere spesa. Nel corso di questi 3 anni la Regione ci ha fornito almeno tre ipotesi diverse. Aspettiamo di capire che cosa pensano di farne e quando. Finora siamo agli annunci, per l’appunto;
- per quanto riguarda i 215 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione non c’è traccia, tanto è vero che anche l’articolista usa il condizionale;
- i treni e gli altri investimenti sulle ex-concesse li finanzia la Regione, che ne è proprietaria, il Comune in riunione di Commissione congiunta ha detto che non mette un euro per cose che non sono di sua proprietà (e ci crediamo);
- dal mirabolante progetto dello “Stadio fatto bene” arriverebbero al Comune 45 milioni per 3 nuovi (?) treni e manutenzioni;
- il contratto di servizio fra Regione ed Atac per le ex-concesse sarà prorogato fino a dicembre 2019;
- la Roma Giardinetti (ora Centocelle) sarà ceduta al Comune entro giugno, per essere trasformata in tram, perchè come ferrovia non ha più i requisiti di legge per poter viaggiare.
Queste sono le cose vere. Allora perchè usare il sensazionalismo dei numeri? I pendolari sanno bene come stanno le cose e non credono certo ai giornali. Chiedete a loro.
Aspettiamo di essere smentiti dai fatti. Non da altri annunci.
Se poi invece vogliamo indulgere, allora ai 609 milioni dovremmo aggiungere i 45 di Eurnova per lo stadio e, perchè no? i 450 di RATP, l’azienda francese che è interessata alla Roma Lido e vuole investire. Totale: 1 miliardo tondo tondo.
Ci manca che qualcuno ci venga a raccontare che la Roma Lido diventerà una linea ad alta velocità con l’ingresso di Ferrovie e che da Roma ad Ostia basteranno 5 minuti al massimo.
Sarebbe un bel titolo da giornali: da linea Caronte a TAV! Che ci vuole?
p. Comitato Pendolari Roma Ostia
Maurizio Messina
P.S.
Ci sorge un dubbio: non è che l’articolo aveva lo scopo recondito di far capire all’opinione pubblica che i soldi ci sono, la Roma Lido diventerà un gioiellino e a quel punto lo Stadio ed il Business Park si possono tranquillamente fare?
In fondo l’Agenzia dipende dal Comune di Roma e la sindaca sta su quella lunghezza d’onda, diventando più tifosa di Pallotta…..
Roma, 17 febbraio 2019
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