I treni della Roma-Lido che fu


Questa è una foto degli interni di una MA100 in servizio negli anni '80 sulla linea arancione! MA100 che, come sapete ha finito la sua quarantennale storia, estinguendosi sulla Roma-Lido. Questo un breve compendio



I treni MA100 sono stati i primi a circolare sulla metropolitana arancione di Roma.

Dato che vennero consegnati prima della apertura della linea il 16 febbraio 1980, per il pre-esercizio vennero temporaneamente trasferite sulla linea del Lido con delle modifiche per poter circolare.

Data l'affluenza della Metro A, vennero ordinati successivamente dei vagoni chiamati rimorchiate (ossia senza motore) per poter aumentare la capacità di passeggeri, portando così il treno ad una composizione a 6 vagoni rispetto ai 4 precedentemente in uso.

Per conoscere la storia completa e tanti altri dettagli, questo il nostro E-Book: "L'ultimo Roma-Lido"

Nel 2005, con l'arrivo dei tecnologicamente avanzati CAF MA300 (i treni che circolano attualmente) alcune vennero spostate di nuovo sulla Roma-Lido con un nuovo look e nome: le Freccie del Mare. Altre sono state vendute a MetroNapoli.

L'ultima Freccia del Mare ha effettuato la sua ultima corsa il 31 agosto 2018, ed ora, insieme alle gemelle, è accantonata nel deposito "Magliana".

Alcune MA100 non si sono mai spostate dai binari del deposito "Osteria del Curato", infatti, seppur accantonate, con la loro indistinguibile livrea originale arancione, giacciono silenziosamente nel deposito della linea A.

Da IG @metropolitanadiroma




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4 Commenti

Anonimo ha detto…
Veramente, a voler essere esatti, alcune MA 100 circolano ancora! Parlo infatti di quelle cedute a Napoli, che le utilizza sulla linea Arcobaleno, ossia sulla metropolitana regionale Napoli Piscinola-Aversa, detta anche Alifana Bassa, attualmente gestita dallEnte Autonomo Volturno, già da MetroCampania Nord-Est. Queste motrici sono state completamente revisionate dapprima presso una ditta di Bari, che le ha decoibentate, e successivamente presso le officine napoletane dell'esercente attuale, i cui tecnici mi hanno, tra l'altro, raccontato di come rimasero scandalizzati dalle condizioni di usura e degrado in cui versavano quando vennero da Roma, e nonostante questo ancora erano funzionanti, a riprova delle bontà del progetto, del resto derivante dagli ottimi treni coevi della linea 2 della metropolitana di Milano.
Interessante notare che le motrici napoletane hanno conservato gli stessi numeri di esercizio e la stessa sigla di Roma! Quindi la sigla "MA", stante per "Motrice linea A", oggi potrebbe dire "Motrice per Alifana!".
Ecco un link ad un breve pezzo sulle MA 100, che include una foto delle stesse a Napoli:

https://it.wikipedia.org/wiki/Elettromotrici_ACOTRAL_MA_100
Anonimo ha detto…
Ecco un altro link dove si vedono le motrici MA 100 ex linea A di Roma:

https://www.napolike.it/metro-napoli-giugliano-aversa-orari-8-dicembre-2017-festa-dell-immacolata

Vorrei fare qui, tra l'altro, un grande plauso alle maestranze ed ai tecnici campani per l'abilità e la passione (che a Roma non trovo più...) dimostrata nel rimettere in funzione queste ancora ottime elettromotrici metropolitane (che erano ancora un prodotto orgogliosamente tutto italiano), grazie ad una approfondita revisione generale (che, sia pure in piccola parte, ho visto personalmente eseguire).
Anonimo ha detto…
Ed infine, ecco il link ad altre foto eseguite in occasione di una visita di una associazione di studiosi ed appassionati di trasporti a Napoli, nella quale città è stata anche riscontrata una estrema gentilezza e disponibilità di tutto il personale nei riguardi degli ospiti, unita ad una notevole professionalità e dedizione al lavoro cose praticamente introvabili oggi, purtroppo, a Roma:

https://mondotram.freeforumzone.com/discussione.aspx?idd=7396105
Anonimo ha detto…
Vorrei fare una precisazione sulla composizione che ebbero sulla linea A. Allora: le suddette motrici, costruite tra il 1975 ed il 1979 (le prime due ancora avevano il glorioso fegio STEFER, che divenne ACOTRAL nel 1976) che erano ben 152 (numerate MA.001-152; MA stava per "Motrice linea A"), furono previste per marciare normalmente in unità doppie, chiamate UdT (Unità di Trazione), per cui le composizioni possibili erano una, due o tre UdT (rispettivamente due, quattro o sei motrici; non di più per la lunghezza delle banchine). La composizione iniziale prevista era quella massima, ossia sei vetture motrici; poichè però ci furono vari problemi, tra cui una certa riluttanza dei macchinisti a condurre treni la lunghezza dei quali occupa quasi completamente i marciapiedi delle stazioni (107 metri di treno in 120 metri di banchina), la composizione fu ridotta a quattro motrici, quindi in composizione Mp-Mp-Mp-Mp (ed ecco perchè un certo numero di queste fu possibile impiegarle sulla linea B). In ogni caso, qualche treno a sei pezzi in effetti circolò, anche se sporadicamente. Nel 1987/88 furono consegnate 38 vetture rimorchiate, analoghe come cassa alle motrici ma prive di cabina di guida, numerate RA.01-38 (RA sta per Riimorchiata linea A), che furono inserite tra due UdT per aumentare la composizione a 5 pezzi, quindi Mp-Mp-R-Mp-Mp, e per un po' di anni fu la composizione classica dei treni, che però era ancora insufficiente: il traffico di utenza, in costante aumento, esigeva comunque la composizione già prevista fin dall'inizio, ossia sei pezzi. Fu sperimentata pure la cosiddetta "frenatura a bersaglio", sistema che aiuta il macchinista a fermarsi in stazione senza rischiare di uscire fuori banchina, ma in pratica non fu mai applicata in serie. Per quanto riguardava la composizione, poichè non era possibile inserire due rimorchi tra quattro motrici a causa delle forti pendenze (si sarebbero rischiati surriscaldamenti delle resistenze di avviamento e frenatura), si decise, devo dire saggiamente, nell'officina di Osteria del Curato della stessa metro A, di modificare alcune motrici e di accoppiarle ad una rimorchiata, ottenendo così delle composizioni a sei elementi atipiche (Mp-Mp-Mp-R-Mp-Mp) ma funzionanti (alcuni le chiamavano "UdT castrate"). Quando poi, negli anni duemila, alcune motrici furono sottoposte a revisione generale presso le Officine FS di Verona, le stesse ricevettero un ammodernamento del circuito di trazione, che fu rimpiazzato con uno elettronico a chopper, che elimina la dissipazione di energia in calore delle tradizionali resistenze di avviamento. Queste motrici così modificate diedero ottimi risultati, e consentirono finalmente la composizione a sei pezzi più ovvia, ossia Mp-Mp-R-R-Mp-Mp, quindi con due rimorchiate intermedie invece di una.
Sulla Roma-Lido, essendo le pendenze minori rispetto alla linea A, l'impiego di due rimorchi intermedi tra quattro motrici fu possibile anche con treni mantenenti l'originale azionamento reostatico.
Giova infine ricordare che le motrici cedute a Napoli, in sede di revisione generale, hanno conservato l'equipaggiamento di trazione originale; questa è stata però una scelta un po' discutibile, poichè una loro "chopperizzazione" sarebbe stata assai consigliabile, per motivi anche di risparmio energetico.
Legenda abbreviazioni: Mp significa Motrice pilota, ossia con cabina di guida; R significa vettura Rimorchiata, ossia priva di motori di trazione.